Abilità e strategia: come i giochi di carte agiscono sul cervello

Pensavate che giocare a carte fosse solo un innocuo passatempo per giovani e vecchi scansafatiche? Siete completamente fuori strada, ormai la scienza lo conferma: i giochi di carte, sia solitari che di gruppo, rappresentano veri e propri esercizi per la mente, grazie alla combinazione di sforzi di memoria, strategia e attenzione, rintracciabili solo in poche altre attività.

La necessità di trovare strategie sempre nuove, di mantenere sempre alta l’attenzione sulla partita in corso e di saper rispondere tempestivamente alle mosse degli avversari mettono infatti in moto complessi meccanismi cerebrali, che agiscono come una vera e propria forma di allenamento per la mente.

A dirlo sono gli studi più recenti in materia, svolti sia in Europa che negli Stati Uniti, nei quali si è osservato come i giochi strategici, quali possono essere anche il bridge o il burraco, riescano a supportare la memoria, favorendo la concentrazione e l’attenzione.
Addirittura, studi condotti su pazienti affetti dal morbo di Alzheimer hanno sottolineato come le sfide di memoria, sia nei giochi di carte che in altre tipologie di passatempi come l’enigmistica e i cruciverba, o i giochi di logica come Skillz, siano in grado di rallentare, se non di ridurre, i sintomi della demenza senile.

Non importa quale sia il gioco preferito, che si tratti di Scala 40 o di blackjack, le carte rappresentano dunque un valido strumento contro il declino cognitivo negli anziani, ma anche nei più giovani possono favorire lo sviluppo di capacità logiche e di elaborazione dei dati più rapide e precise.
Non solo, l’azione di giocare a carte, soprattutto se in compagnia, può contribuire alla riduzione di stati d’ansia e depressione, favorendo per di più le relazioni interpersonali. In questo modo, sarà possibile alleviare lo stress, riducendo di conseguenza l’invecchiamento ormonale e lo sviluppo delle patologie legate a tale condizione.

Se molti dei nostri nonni già da anni dedicano del tempo a quelle vecchie compagne di avventure che sono le carte, non da meno è l’interesse delle nuove generazioni per l’argomento e, se sembra perdere appeal la partita al tavolino del bar, le nuove tecnologie hanno dato in questi ultimi anni un’ulteriore spinta alla diffusione di giochi storici, come blackjack e poker, nelle loro innumerevoli varianti. Grazie alla nascita di portali ad essi dedicati, infatti, è possibile sfidare utenti da ogni parte del mondo oltre che imparare trucchi e segreti per diventare dei piccoli campioni virtuali. Intellipoker, la scuola creata da PokerStars, uno dei primi operatori a entrare in questo settore, rappresenta per esempio una sorta di accademia on line per conoscere le dinamiche dei vari giochi e comprendere le logiche che sottostanno a ciascuno di questi.

Che si tratti di giochi tradizionali o di loro moderne rivisitazioni, quello che conta sembra dunque essere la possibilità di mantenere sempre attive le funzioni cerebrali, stimolando la mente con azioni dinamiche e sempre nuove. Proprio come una corsa o una passeggiata quotidiane sono in grado di rimettere in sesto muscoli e articolazioni, allo stesso modo l’allenamento del cervello rappresenta la migliore cura ai problemi di attenzione, pigrizia e memoria. Non dimentichiamo, dunque, di dedicare del tempo anche alla “palestra per la mente”, ritornando a quei giochi di carte che da sempre ci aiutano a mantenerci in forma divertendoci.

redazione