A Madrid l’emergenza coronavirus trasforma la pista del palazzo di ghiaccio in obitorio

L’emergenza coronavirus colpisce spietatamente anche la Spagna, secondo gli ultimi dati, sono quasi 40mila i contagi e più di 2.200 le persone morte. Il ministero della Sanità ha reso noto che a livello nazionale 2.636 pazienti sono in terapia intensiva, altre 3.794 sono guarite. La regione di Madrid è la più colpita con 1.535 morti e 12.352 contagiati.  

Sul territorio Spagnolo, a differenza dell’Italia, dove il maggior numero dei contagi si è centralizzato in 3 regioni, la crescita dei contagi è più o meno omogenea sull’intera penisola iberica. Territori, che apparentemente contavano pochissimi casi, da ritenersi quasi immuni al virus, nel giro di pochi giorni si sono coperte di positivi.
L’autorità spagnola, ricalcando l’esperienza Italiana, ha subito imposto il blocco di tutte le attività non essenziali da ben 2 settimane, chiuso scuole, uffici, mantenendo aperte soltanto le attività commerciale che consentono il sostentamento.
Sono stati attivati, dispiegamenti dell’esercito spagnolo, che presidiano e coadiuvano le forze di polizia  locale.  I territori di Catalogna, Madrid e l’Andalusia, sono devastate dal gran numero dei contagiati e gli ospedali sono al tracollo.
Come in Italia, le mascherine protettive e tutto il materiale di supporto per la prevenzione è sempre più carente.
Dai presidi dell’esercito sul territorio sono stati evidenziate tantissime strutture, case di riposo per anziani, in completo stato di abbandono, ospiti dell’ospizio malati ed abbandonati nei propri letti, addirittura morti che vengano lasciati senza essere allontanati dalle strutture, perchè nessuno viene a ritirare le loro salme.
Il ministro Margarita Robles ha spiegato che il governo sarà “inflessibile nel controllare come vengono accuditi gli anziani” nelle case di riposo.
Mancano le bare, il sindaco José Luis Martínez-Almeida è stato costretto a sospendere l’attività dell’impresa municipale di servizi funebri, messa a dura prova da un ritmo che negli ultimi giorni ha raggiunto i 150 funerali quotidiani. Per far fronte alla saturazione raggiunta dalle pompe funebri, si cercano altre soluzioni temporanee dove mettere le salme, in attesa di poterle cremare o seppellire.
A Madrid, il palazzo del Ghiaccio, ospita le bare in attesa della sepoltura che in questo momento non è possibile seppellire, un centro commerciale con pista di pattinaggio nel distretto di Hortaleza, come obitorio provvisorio.
Alessandra Filippello