A Casoria un ragazzino di 13 anni, si fa filmare mentre con un calcio colpisce a morte un gatto indifeso

Infinita indignazione per il ragazzino che ha postato su Tik Tok il video che lo riprende mentre con una brutale violenza colpiva a morte un gattino, la cui unica colpa è quella di aver trovato sulla sua strada un demente del genere. Nessuna giustificazione per un gesto simile, l’orrendo video ha fatto rapidamente il giro del web, autorità e gruppi di animalisti si sono mossi immediatamente per la ricerca del ragazzino di Casoria, subito identificato, di cui però, non si possono fornire le generalità in quanto  minorenne, ha 13 anni ed una crudeltà che non si dovrebbe conoscere nemmeno a 50. Lo ha ucciso con un calcio, il video che riprende tutta la scena, mostra il suo viso compiaciuto, ed il povero gattino colpito che non muore sul colpo, poco dopo purtroppo.

Nessuno si è mosso per rimproverarlo, per fermarlo, nel video si capisce bene che ci sono altre persone, oltre chi effettua il filmato, nessuno ha un minimo di reazione di difesa nei confronti del gattino o di prestargli cure dopo il terribile colpo ricevuto. Le immagini hanno fatto il giro del web e hanno scatenato l’indignazione di molti utenti e dei cittadini del paese campano, che si sono messi sulle tracce del ragazzo per identificarlo e denunciarlo alle autorità. Anche il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli sempre molto attivo sul territorio ha pubblicato il video sulla sua pagina Facebook commentando: “Mi sono mosso subito per colpire l’autore di un tale gesto e avere notizie del povero animale.

Dai grugniti che emettono i presenti è difficile capire qualcosa.”Li stiamo braccando”. Se qualcuno lo riconosce, mi contatti o contatti la sua famiglia. Io lo denuncio, perché per loro è divertimento, ma per me e soprattutto per quella povera bestia è dolore”, scrive una donna sulla pagina Facebook del quartiere Cittadella, di Casoria. In molti si stanno adoperando per inviare email al sindaco con l’intento di chiedere interventi istituzionali su quanto accaduto.

Alessandra Filippello