Dele Alli, il nuovo Lampard

In Inghilterra sono anni che va di moda il termine centrocampista “box-to-box”, termine che è entrato a far parte del linguaggio calcistico anche in Italia ma che in realtà non ha una precisa definizione. O meglio non si può definire solo a parole in quanto “box-to-box” trova la sua massima espressione nel modo di giocare di due grandi calciatori: Frank Lampard e Steven Gerrard. I due calciatori inglesi sono la massima espressione del ruolo di “tuttocampista”: sanno difendere come un mediano, corrono come un mediano ma hanno piedi da registi e tempi di inserimento da attaccanti puri. Non a caso rinunciare ai due “8” di Chelsea e Liverpool non è mai stato facile. Tuttavia si parla di giocatori ormai sulla via del tramonto con addirittura Gerrard che ha chiuso la sua luminosa e vincente carriera nel 201 6. Proprio quando il Capitano dei Reds e il Capitano dei Blues emigravano negli States, in Inghilterra si iniziava a scoprire un nuovo talento del calcio inglese: Bamidele Jermaine Alli, meglio conosciuto come Dele Alli. Il ragazzo è nato nel 1996 a Milton Keynes e, come si intuisce già dal nome, ha origini africane.

È cresciuto nel Milton Keynes Dons e già nel 201 2 iniziava la sua carriera da professionista raccogliendo, nel novembre 2012, ad appena 1 6 anni la sua prima presenza in FA Cup. Il talento non può marcire in panchina o in tribuna, va gradualmente fatto esplodere e così è stato anche per Alli: dopo un primo anno dove panchina e spezzoni di partita si alternavano, nell’anno successivo (2013/2014) il ragazzo si prese una maglia da titolare dei MK Dons collezionando la bellezza 33 partite e 6 gol in Championship. Il tutto nemmeno da maggiorenne. Dopo un altro anno stellare con i Dons, il Tottenham decide di investire su questo nuovo talento e non è un investimento da poco: ben 5 milioni di sterline per un ragazzino ma sono soldi che la dirigenza degli Spurs pensa di aver ben investito. Ed in effetti non è sbagliato come investimento: fin dal primo anno con il Tottenham Alli dimostra di essere un giocatore pronto per la Premier e con le stimmate del campione. Alli è quello che in Inghilterra definiscono il tipico “box-to-box”: fisico importante ma agile e resistente, gran corsa, piedi da regista ma polmoni da mediano e soprattutto il vizio del gol. Nel calcio moderno un centrocampista per essere ritenuto un vero fenomeno nel suo ruolo non deve solo difendere o saper far assist ma deve saper soprattutto segnare: Gerrard e Lampard prima e ora Pogba, Iniesta, Touré sono i migliori nel loro ruolo perché oltre alla sapienza con cui gestiscono la palla e difendono la loro porta riescono anche a realizzare quei 5/6 o più gol a stagione che portano quasi sempre punti pesanti per le loro squadre. Alli è, potenzialmente, allo stesso livello dei mostri sacri del ruolo: da centrocampista nel suo primo anno al Tottenham ha segnato in Premier League la bellezza di 10 gol.

Ciò dimostra come il ragazzo sia un giocatore universale: sa difendere bene ma sa farsi sentire in zona gol e soprattutto ha la classe e visione di gioco dei migliori giocatori nel suo ruolo. Il classe ’96 però non è solo un giocatore tecnico ma è anche un ottimo recuperatore di palloni anche se, per stessa ammissione del suo allenatore Pochettino, dovrebbe limitare qualche entrata dura e qualche reazione che gli è costata qualche cartellino di troppo. In Inghilterra il nome di Alli è sempre più sulla bocca di tutti soprattutto ora che ad appena 20 anni è già una colonna portante della Nazionale inglese, basti pensare che Sir Alex Ferguson – sempre poco restio ai complimenti – si è sbilanciato su questo ragazzo andando a definire Alli il nuovo diamante inglese. In particolare Sir Alex ha definito il giocatore del Tottenham come il “più grande talento inglese dai tempi di Gazza”. Dopo due grandi campioni nel ruolo di “box-to-box” come Gerrard e Lampard, l’Inghilterra si è già innamorata di Dele Ali, un moderno centrocampista con il vizio del gol.

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