Conoscere vuol dire comprendere: uno spot per l’autismo

Per la compagna di sensibilizzazione lanciata dalla Rai a favore della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, Andrea Tubili ha ideato e realizzato uno spot che in meno di un minuto cerca di trasmettere al pubblico il significato di affrontare il mondo convivendo con l’autismo.

Lo Spot: Autismo- Conoscere significa comprendere

La scena si focalizza subito su un bambino che appare isolato su un pianeta diverso da quello della mamma, e avvolto in una bolla. Tutti gli stimoli provenienti dall’esterno vengono attutiti dall’involucro, quindi percepiti in modo diverso da come sono in realtà. Il bimbo vuole esprimersi, e gli strumenti che ha per farlo sono delle matite, ma una è diversa dalle altre.

Due matite nere e una rossa. Quella rossa è unica, speciale, colorata, e molto più attraente di quelle nere: nella sua diversità attira l’attenzione del bambino che decide quindi di prenderla in mano e iniziare a disegnare, facendone il suo mezzo prediletto di comunicazione.

Il fatto che scelga l’unica matita diversa è indicativo: egli capisce che per esternare ciò che sente non può usare metodi convenzionali (cioè le matite nere), ma ha bisogno di uno strumento che sia più affine a lui, fuori dagli schemi, come colui che dovrà farne il suo tramite nella relazione oltre la bolla.

E’ qui che la mamma capisce che per entrare a far parte del pianeta del suo bimbo deve adottare metodi comunicativi diversi da quelli che si usano di solito: deve abbandonare le matite nere in favore di quella rossa. Solo così può avvicinarsi alla dimensione del figlio e cercare di penetrare nella bolla per stargli accanto.

Lo strumento è l’amore: il cuore disegnato con la matita rossa fa breccia nell’anima del bimbo che sente finalmente che qualcuno può comprenderlo, aiutarlo in un mondo che a lui pare strano, e che sacrificherebbe volentieri in favore del suo in cui tutto è attutito. La mamma entra nella bolla e gli si siede accanto: il bimbo non è più solo.

Nausicaa Borsetti