Stupore tra i migranti in arrivo su un barcone a Lampedusa, un italiano con i documenti in bella vista

Ricorda la trama di un film di Checco Zalone, ritrovarsi su un barcone che trasporta clandestinamente migranti ed approdare a Lampedusa esibendo alla polizia di frontiera, dei regolari documenti di cittadino italiano, molisano di nascita, sicuramente, avrà vissuto un’avventura che non dimenticherà. Quando i militari della guardia Costiera lo hanno visto sbarcare in Sicilia tra i migranti hanno subito intuito che non fosse uno dei tanti disperati in cerca di fortuna nel nostro Paese, ma quando l’uomo si è avvicinato loro presentando i suoi documenti la sorpresa è stata ancora più grande: era un italiano che si era trasferito qualche tempo fa in Tunisia e non aveva trovato niente di meglio che un barcone per ritornarsene in Italia a suo dire. La singolare vicenda, che è passata di bocca in bocca tanto da sembrare una leggenda metropolitana, è stata confermata dal sindaco della città di origine dell’uomo, in Molise. La sua avventura in Nord Africa però probabilmente non è andata come sperava, poi ci si è messa anche l’emergenza coronavirus e così l’imprenditore italiano ha deciso di ripartirsene per l’Italia evitando gli intoppi burocratici alla frontiera tunisina. Si è imbarcato su un barcone di migranti e con loro ha attraversato il Mediterraneo fino a Lampedusa dove è arrivato il 20 settembre scorso. Dopo i controlli del caso, tra cui un tampone risultato negativo, ai militari italiani non è rimasto altro da fare che lasciarlo andare nella sua città di residenza dove ora è in quarantena. Sicuramente il prezzo per il trasporto sul barcone dei migranti non sarà stato meno di un normale biglietto aereo, il molisano si è giustificato dicendo che molte erano le pratiche ed i documenti per poter partire e che la soluzione sul barcone è sembrata la via più semplice da utilizzare. Probabilmente in Africa saranno attive agenzie di viaggio per organizzare crociere sui barconi, visto che un italiano sceglie come mezzo di viaggio la pericolosità di un trasporto non di certo in sicurezza, visto l’elevato numero di morti di migranti in mare, ma quando si fugge da un paese problematico, probabilmente occorre sempre rischiare.

Alessandra Filippello