Sanremo 2019: ecco chi sono le coppie apparentemente incompatibili

La 69° edizione del Festival di Sanremo è già ricca di sorprese, ma anche di tante conferme a partire dagli artisti scelti che a colpi di note porteranno sul palco dell’Ariston la loro musicadal 5 al 9 febbraio 2019.

Tra tanti volti nuovi, fortemente voluti dal Direttore artistico Claudio Baglioni, vi sono anche artisti che hanno dimenticato la loro prima volta alla kermesse canora in quanto sono veterani e pilastri della storia della canzone italiana. In particolare, quest’anno due di loro hanno scelto di partecipare al Festival in coppia. Ci riferiamo a Nino D’Angelo e Patty Pravo. Lui è al suo sesto Sanremo, lei al suo decimo. Conoscono bene le dinamiche della kermesse e sanno che non importa tanto la gara quanto il progetto discografico che sta dietro e che intendi lanciare dal palco dell’Ariston.

Per l’occasione, saliranno sul palco rispettivamente Nino D’Angelo con  Livio Cori e Patty Pravo con Briga. Di certo, non è una novità quella di vedere a Sanremo artisti in gara in coppia. Basti ricordare Amedeo Minghi con Mietta fino ad arrivare a Emma Marrone con i Modà o Diodato con Roy Paci. Ciò che è una novità, invece, è che ogni artista di ogni singolo coppia viene da un modo di fare musica antitetico rispetto all’altro. Se Nino D’Angelo con Livio Cori ha in comune le origini napoletane è pur vero che il primo è conosciuto per aver cantato prevalentemente il genere neomelodico e per incarnare la melodia napoletana; il secondo, invece, canta anche lui in napoletano ma è un rapper. Tra l’altro, nell’immaginario collettivo, Nino D’Angelo è il protagonista dei musicarelli anni ’80 in cui intonando “Nu Jeans e na maglietta” conquistava la sua bella, Livio Cori è conosciuto per la colonna sonora di Gomorra dal titolo “O Surdat” e, voci insistenti, da anni sostengono che dietro Liberato si celi Livio Cori. L’incontro e la decisione di partecipare insieme alla kermesse canora si devono a Caterina Caselli, boss della Sugar nonché caschetto d’oro della musica italiana.

Al Festival di Sanremo parteciperanno con “Un’altra luce”, brano pensato e scritto interamente in napoletano ma che è stato adattato in italiano. È la prima volta che Nino D’Angelo si presta a cantare con l’autotune ed è la prima volta che Livio Cori solca il palco del Festival, già da Big. La canzone è un dialogo fra generazioni. “La mia ha fallito, ha sbagliato tante cose, non le ha sapute gestire. Abbiamo lasciato ai nostri figli un’Italia sbandata, la disoccupazione” commenta Nino D’Angelo e prosegue: “Nel testo Livio, a nome dei suoi coetanei, chiede un po’ di luce. Giusto. È arrivato il momento di ripagare per quanto abbiamo avuto”.

La coppia Patty Pravo e Briga si contraddistingue per essere l’unione di due mondi artistici opposti sia per storia personale, per gavetta e per successo. Patty Pravo è davvero storia della musica italiana tanto quanto il Direttore artistico Claudio Baglioni e qualche superospite italiano presente. E poi il suo modo di intepretare, sentire e veicolare il messaggio delle sue canzoi è unico, inimitabile e senza tempo. Briga, invece, è un rapper da sempre. La popolarità è stata raggiunta dopo la partecipazione ad Amici e, da quel momento, è stato un percorso di crescita che l’ha condotto fino al Festival di Sanremo e a Patty Pravo.

«È straordinario duettare con l’ultima diva della musica italiana – commenta Briga – Dire che è un onore è riduttivo». “Un po’ come nella vita” è il brano per Sanremo. «Non è una canzone vecchia ma può essere trasferita alla notte dei tempi. Affronta il tema delle decisioni da prendere, un omaggio all’esistenza e abbraccio a tutto ciò che essa ci mette davanti agli occhi, nella ricerca di quello scatto mentale che ci consente di accogliere piuttosto che respingere, di accudire piuttosto che trascurare» dichiara Briga.

Insomma, tocca guardare il Festival di Sanremo anche per capire se queste coppie – apparentemente incompatibili – sono, invece, una delle idee più riuscite della manifestazione canora.

STAY TUNED!

Sandy Sciuto