Rinnovo Donnarumma, è caos: il Milan non andrà oltre?

Il Milan sta vivendo un finale di stagione quasi in apnea. Se sul campo la zona Champions è più che mai alla portata (ma si deve concretizzare), è fuori dal rettangolo verde che qualcosa non torna dalle parti di Milanello. La questione rinnovo Donnarumma, più di altri, è motivo di forte tensione tra i rossoneri. Il braccio di ferro tra le parti è evidente e adesso, a due mesi dalla scadenza, il portierone nazionale potrebbe già firmare per un altro club.

Donnarumma- Getty Images

La posizione del Milan

Il club rossonero sta facendo di tutto. Sì, probabilmente ha atteso troppo per compiere qualche passo in avanti, ma il Milan è arrivato ad offrire il massimo che può: 8 mln (bonus compresi) per quattro stagioni. Una cifra enorme considerando la pandemia e la conseguente crisi finanziaria del calcio mondiale, a cui però il procuratore del ragazzo (Mino Raiola) sembra non voler sentire. La notizia di queste ore è che Maldini potrebbe non fare ulteriori passi in avanti verso la cifra richiesta dal potente procuratore italo-olandese (circa 12 mln). In questo senso, potrebbero aprirsi scenari fino a qualche mese fa impensabili. Tuttavia, è anche normale che più passa il tempo,  più aumentano le possibilità che qualcuno bussi alla porta di Raiola, sempre che questo scenario non fosse già accaduto.

Paolo Maldini- passionemilan.it

La posizione di Raiola 

Mino Raiola è probabilmente il procuratore sportivo più potente al mondo. Tra i suoi assistiti ci sono Pogba, Ibrahimovic e tantissimi altri campioni. L’abilità di questo agente è sempre stata quella di trarre un profitto incredibile per se stesso e per i calciatori che assiste, spesso andando allo scontro con chi ne detiene il cartellino. Situazioni come quelle di Donnarumma, diventano contesti ideali per un cacciatore di contratti milionari qual è! Queste situazioni esaltano l’agente, che su questo ha costruito una carriera da leader. Parlandoci chiaramente, Raiola ha tra le mani il contratto del portiere più talentuoso al mondo, titolare della Nazionale italiana e libero di poter firmare per i migliori club in Europa a cifre da top player assoluto.

Proprio per questo motivo le richieste al Milan sono molto alte: dodici milioni. Inoltre, ostacolo durissimo sembrerebbero essere le commissioni chieste per se stesso, più che mai motivo di distanza tra le parti. Raiola sta facendo il suo mestiere, quello per cui è universalmente riconosciuto come il massimo esperto. Forse però, in questo caso come in molti altri della sua carriera, il procuratore sta andando un po’ troppo oltre.

Mino Raiola- Getty Images

Donnarumma ha esordito a 16 anni con il Milan, è già un leader ed è sicuramente visto da tutti come una futura bandiera rossonera. Si dice che il ragazzo abbia chiesto a Raiola di voler restare a tutti i costi a Milano, anche rinunciando a qualcosa in termini di ingaggio. In questo senso, ognuno dovrebbe essere capace di prendersi le proprie responsabilità. Vero che Raiola spinge per l’addio, ma è vero anche che la firma sul contratto dovrà metterla Gigio Donnarumma in persona. Se davvero il Milan è l’unica cosa che vuole e realmente fosse disposto a legarsi a vita a quei colori come dice, dovrà anche dimostrarlo.

In quest’ottica, ogni tifoso del Milan si aspetta un passo verso la società da parte del ragazzo. Sarebbe un messaggio forte, da bandiera, ma bisogna essere realisti. Un passo del genere, fatto in questo momento dove le parti sono veramente distanti, segnerebbe una rottura definitiva tra calciatore e agente, cui rapporto sembra non essere proprio idilliaco, ma che rimane estremamente conveniente per il calciatore. Ecco dunque che è arrivato il momento di scegliere la strada in maniera chiara, senza illudere nessuno. Un professionista va a caccia del miglior contratto senza guardare i colori, è tutto lecito e giusto. Ma Gianluigi Donnarumma è questo? Se la risposta è sì, come detto da Costacurta a Sky Sport: “Evitiamo di baciare la maglia, facciamo cose più concrete.”

Fossi un dirigente del Milan, una volta avuta la certezza della qualificazione alla prossima Champions League rinnoverei istantaneamente il contratto al portiere campano, andando anche incontro alle pretese di Raiola. Patrimonio della società, Donnarumma è destinato a eguagliare il mito di Buffon, sotto ogni punto di vista. Perderlo significherebbe fare due passi indietro, perchè non riusciresti a sostituirlo come si deve, ma non solo. Mandarlo via a scadenza vuol dire non incassare un euro dalla sua cessione: sarebbe un autogol pazzesco per il club. Inoltre, possiamo dare per scontato che società come la Juventus si fionderebbero immediatamente sul calciatore, creando dunque il rischio di rafforzare una rivale storica avendo il nulla in cambio.

Valutazioni in corso dunque, ma bisogna essere più trasparenti possibile per il rispetto di chi ama davvero quei colori.

Marco Cavallaro