Nap bar, facciamo un pisolino al bar?

Esiste un momento preciso della nostra giornata nel quale non importa che tu sia un dirigente di una multinazionale o la commessa di Zara, dopo la pausa pranzo l’occhio diventa a mezz’asta e la voglia di dormire ti coglie irrefrenabile. Così in una giornata come tante, colti anche noi dalla voglia irrefrenabile di una pennichella abbiamo cercato qualche rimedio che non contempli caffeina o sostanze stupefacenti. Visto che l’uomo è senza dubbio nella maggior parte dei casi un essere geniale, qualcuno ha ben pensato che se il nemico non puoi sconfiggerlo è bene averlo come alleato. Ecco che nascono  i «nap bar» («nap», in inglese, è il pisolino) luoghi in cui tra un caffè e una chiacchierata puoi “riposare gli occhi” per qualche minuto. Si tratta di locali, già cult in città come Tokyo, Dubai, Londra, New York, Parigi, Madrid e Bruxelles, ma sempre più diffusi in tutto il mondo, dove, in apposite postazioni, è possibile fare l’agognata pennichella, per qualche minuto, su poltrone, amache sospese, veri e propri letti, con una tariffa al minuto e sconti e promozioni per i clienti abituali.

Parliamoci chiaro, questo locale sembra fatto appositamente per gli italiani e quindi non c’è da stupirsi se il 25 ottobre è stato inaugurato nel nostro Paese il primo Nap bar il giorno dell’apertura del centro commerciale «I viali Shopping Center» a Nichelino,  in provincia di Torino. A disposizione dei clienti e dei lavoratori del centro commerciale ci saranno postazioni in cui concedersi un pisolino e anche un servizio bar gratuito per ricaricarsi al risveglio.

Anche perché, per gli italiani, il riposino pomeridiano è una cosa seria. Dall’indagine condotta il pisolino di solito si fa sul divano (52% dei casi), a volte nel letto (27%), ma chi riesce, l’11% del campione, approfitta anche del tragitto sui mezzi pubblici per riposarsi. Il 6% non lo fa in un luogo fisso, ma coglie ogni momento favorevole e il 4% ammette di riuscire ad assopirsi persino sulla scrivania dell’ufficio, all’ora del pranzo.

Pisoloni nostrani siete contenti? C’è qualche volontario che ha voglia di provare?

Claudia Ruiz