Marvel Vs DC: chi ha realizzato il miglior film del 2016?

Di Marco Tubino per Social Up!

Il 2016 e’ il primo vero e proprio anno di “scontro” nelle sale fra Marvel Studios e DC Extended Universe. Certo, va considerato come il gruppo Disney-Marvel sia da tempo presente nel mercato Movie con la sua galassia oramai collaudata di supereroi, presentando sul grande schermo sequel di sicuro successo (Captain America: Civil War, terzo capitolo del supereroe con lo scudo uscito da due settimane al cinema) e new entry (Doctor Strange, al debutto il prossimo novembre), mentre l’universo DC ha iniziato a porre le sue fondamenta nel 2013 con Man of Steel, trampolino di lancio per Batman v Superman: Dawn of Justice uscito quest’ anno a Marzo (vera e propria prima reunion dei supereroi simbolo della casa: Batman, Superman, Wonder Woman, Flash, Cyborg ed Acquaman) e Suicide Squad, colmo di super cattivi made in Gotham City, nei cinema ad agosto.

Non possiamo ancora confrontare pienamente i due mondi cinematografici, troppo “maturo” quello di Iron Man e Captain America, ancora neonato quello di Batman e Superman. Ma il gradimento del pubblico parla chiaro: se per Civil War abbiamo avuto la conferma della bontà dei Cinecomics Disneyani, con il film che vola verso il miliardo di dollari di incassi al botteghino sull’ onda dei precedenti, vedere Batman V Superman sfiorare i 900 milioni di dollari ci ha convinto che potenzialmente la stoffa per giocarsela alla pari nel prossimo futuro c’e, ricordando che Ben Affleck e soci erano soltanto alla prima apparizione nella neonata Justice League.

Soffermandosi sulla sceneggiatura, Dawn of Justice ci ha colpito per la capacità di Zack Snyder nel mettere assieme una trama complessa ma comunque chiara a chiunque abbia un minimo di competenza in fatto di DC Comics, riuscendo a contenere in 151 minuti concetti che avrebbero sicuramente meritato più tempo sulla pellicola (anche se la Home Edition avrà 30 minuti di contenuti inediti, per i palati fini), ma che al contempo avvolgono la trama in quell’ alone di mistero e curiosità su quanto avvenuto nei fatti anticipati ma non spiegati nel film, da rivelare in futuro. Come è morto Robin? E perché Batman riceve una visita dal futuro? Cos’è quell’enorme segno sulla sabbia nel sogno di Bruce Wayne? Grande è stata, a nostro avviso, l’ idea di introdurre un Batman bello e pronto, risparmiando agli spettatori l’ ennesimo reboot del pipistrello, che molto probabilmente non avverrà neppure nel film stand-alone dedicato all’ eroe annunciato per il 2018. Il tempo stringe, ed a una Marvel già in grande vantaggio con la squadra dei Vendicatori assemblata era necessario contrapporre una Justice League in fase di costruzione ma dalle linee gia’ calcate, piuttosto che iniziare da un film per ciascun membro, che comunque arriveranno già a partire dal 2017. L’ idea della DC è stata quindi piuttosto chiara, un film di infarinatura e poi i vari stand alone dei singoli personaggi, per ingolosire il pubblico curioso di conoscere il passato di Batman e di Wonder Woman protagonisti del film, ed il futuro ruolo di Flash, Acqua man e Cyborg, presenti soltanto in brevi cameo. Strategia diametralmente opposta alla Marvel. Sarà quella vincente? Di sicuro è quella più breve per dare agli appassionati la sensazione di essere troppo indietro rispetto ai rivali.

La risposta della Marvel è stata comunque forte. Se in BvS assistiamo alla prima unione fra gli eroi, in Civil War -come il titolo suggerisce- la battaglia è interna, con una frattura fra i Vendicatori. Team Cap Vs Team Iron, con un finale che lascia aperta la porta ad almeno dieci interpretazioni future. Come se non bastasse il terzo film di Captain America è stato il trampolino di lancio per due nuovi eroi, Pantera Nera e Spiderman, che avranno presto due film a loro interamente dedicati. La controffensiva Disney non si è fatta attendere quindi neanche dal punto di vista delle novità. Civil War è un film lineare, con una trama chiaramente definita, senza buchi, conseguenza evidente della continuità con il precedente capitolo “Winter Soldier”. Sono lontani i buchi narrativi di BvS, ma non mancano le classiche scene dopo i titoli di coda in puro stile Marvel Comics, che comunque non riescono più a sorprendere i veterani del “settore”, ben incollati alla sedia del cinema sino all’ accensione delle luci.

Che siano o meno piaciuti, Batman v Superman e Civil War ci hanno regalato l’ ennesimo reboot, rispettivamente, del Cavaliere Oscuro e di Spiderman. Se Ben Affleck (sul quale inizialmente vi erano alcuni dubbi da parte dei fan, che avrebbero voluto ancora Christian Bale) ha confermato la sua bravura tanto da guadagnarsi, assieme a Gal Gadot (Wonder Woman) la palma di miglior protagonista da parte dei critici, ottima è anche la prestazione di Tom Holland nei panni del baby Spiderman;  sebbene sia stata poco piu’ che una introduzione al personaggio, la giovane promessa ha tutte le carte in regola per sostituire il primo storico arrampicamuri, Tobey Maguire, nel cuore degli appassionati più “datati”. Lo Spin off “Spiderman Homecoming” è già pronto in ottica 2017.

Ci sentiamo di attribuire sostanzialmente un pareggio, considerate le diverse situazioni, al duello annunciato dei due Cinecomics in questa prima metà dell’ anno. Collaudato e lineare nella trama il terzo film di Captain America, dark e colmo di interrogativi il primo incontro fra Pipistrello e Uomo d’acciaio.

La palla passa adesso a Suicide Squad (Agosto, DC) e a Doctor Strange (Novembre, Marvel); qui ci sarà davvero da divertirsi nel vedere due Cinecomics inediti e probabilmente quasi del tutto scollegati dalle precedenti trame, per il secondo round fra le due super potenze dei Cinecomics. Questa volta quasi alla pari, bellezza di Margot Robbie (nei panni di Harley Quinn in Suicide Squad) permettendo…

redazione