Mahmood, Einar, Federica Carta & Shade: ecco chi sono i “giovani Big” a Sanremo 2019

Per la 69° edizione del Festival di Sanremo, il Direttore artistico Claudio Baglioni ha deciso di apportare delle modifiche partendo dagli artisti in gara, dalla musica e dall’organizzazione della kermesse.

La seconda edizione da Direttore Artistico di Claudio Baglioni è all’insegna del rinnovamento: non più solo pop, ma anche rap, soul, raggaeton e rock.

«Sanremo deve essere una mostra della musica del nostro tempo e sono proprio questi i temi e le criticità che si trovano nel pop di oggi» ha dicharato Baglioni ed ha aggiunto: «Il fatto che non ci siano soltanto brani “sanremesi” in gara vuole essere un’indicazione per il futuro. Il Festival deve essere una locomotiva che traina la musica italiana, non un vagone. La Rai mi ha chiesto di fare un Festival di qualità, io ci ho messo un po’ di spregiudicatezza in più: quello che voglio è sorprendervi ».

La parola d’ordine, quindi, è sorprendere gli appassionati da sempre del Festival, il pubblico e gli addetti ai lavori. Fino a questo momento il Direttore Artistico c’è riuscito e non solo in ambito musicale.

Per il Festival di Sanremo 2019, si è dato un nuovo ruolo a Sanremo Giovani. Non più accorpato durante la gara dei Big, ma un programma ad hoc condotto da Pippo Baudo e Fabio Rovazzi, durante il quale tra i ventiquattro partecipanti sono stati incoronati vincitori Mahmood ed Einar che, di diritto, hanno avuto accesso alla gara tra i Big dal 5 al 9 febbraio 2019.

Claudio Baglioni, però, ha tenuto conto anche di un altro fattore: considerare tra i Big anche gli artisti che sono primi nella classifiche di Spotify, amati dai giovani e che oggi sono considerati una parte della nuova generazione di cantanti italiani. Stiamo parlando di protagonisti come Achille Lauro, Irama, Motta, Briga e Federica Carta & Shade.

Prima dell’inizio del Festival, quindi, scopriamo di più di Mahmood, Einar e Federica Carta con Shade: la loro storia discografica, la partecipazione a Sanremo e la canzone che porteranno.

Mahmood, classe ’92, italo – egiziano, ha esordito con Xfactor facendosi subito notare perché è uno che ha talento. Non solo canta ma scrive anche quello che canta. L’incontro importante è avvenuto con il manager di Fabri Fibra e, da quel momento, vi è stata una costante crescita. Ha scritto “Nero Bali” con Dario Faini, per Michele Bravi e ha duettato con Guè Pequeno. Ha partecipato alla scorsa edizione di Sanremo Giovani con “Dimentica”, ma non ha vinto. Intanto, il 21 settembre 2018 è uscito anche il suo primo EP ed ha vinto in una delle due serate di Sanremo Giovani con il brano “Gioventù bruciata”, composto e scritto dallo stesso. Arriva a Sanremo con una canzone di cui è autore dal titolo “Soldi” in cui parla di un amore falsato dall’interesse economico. Nella serata dei duetti, sarà affiancato da Guè Pequeno.

Einar Ortiz, invece, arriva direttamente da Amici 2018, programma tv per giovani talenti, in cui si è classificato terzo. Prima di Amici, Einar amava la musica, ma per guadagnare faceva il tornitore e lavorava in fabbrica. Grazie a Maria De Filippi, la svolta. Il ragazzo viene notato da una casa discografica che sceglie di investire su di lui e arriva a Sanremo Giovani con il brano “Centomila volte”, scritto da Tony Maiello e Ivan Bentivoglio.  Il resto è presente: è uno dei Big in gara con “Parole nuove”, canzone scritta per lui da Tony Maiello.

Ultimi, la coppia più giovane di Sanremo: Federica Carta & Shade. Percorsi diversi, stili diversi. Federica è stata notata dopo Amici e nel 2018 esce il suo primo progetto discografico “Molto più di un film”. La sua strada si incontra con quella di Shade, classe ’87 e artefice del singolo “Bene ma non benissimo”, quando duettano per la prima volta insieme sulle note di “Irraggiungibile”. Oggi il video ufficiale conta più di novanta milioni di visualizzazioni su YouTube. Se Federica è una delle novità pop della musica italiana, Shade è un rapper dalla nascita: un mix perfetto che per Sanremo canta “Senza farlo apposta”, scritta da Shade con Jacopo Ettorre e musica di Giacomo Roggia.

Se Claudio Baglioni dice sì, difficilmente si sbaglia!

STAY TUNED!

Sandy Sciuto