Lussuria – Seduzione Tradimento: il film bollente e freddo di Ang Lee

Lussuria – Seduzione Tradimento è un film del 2007 diretto da Ang Lee. E’ stato descritto come il film più rovente e insieme più “freddo” di Ang Lee, proprio perché astratto come un teorema, ma anche forse il più personale. Per tale ragione ve lo proponiamo come film da vedere assolutamente!
A parte il piacere concesso all’occhio da alcuni momenti bollenti, la sottigliezza del film è nel seguire l’itinerario di queste due anime perdute, dove non si sa più chi dei due sia migliore o peggiore.

Lussuria – Seduzione Tradimento del superpremiato Ang Lee non solo tratteggia un verosimile affresco della resistenza cinese all’occupazione nipponica tra il ’38 e il ’42, ma si distingue per un taglio melò tanto estremo da diventare provocatorio. Lussuria si fa apprezzare per la miracolosa ricostruzione dell’ambiente, per lo stile impeccabile, anche se non sempre equilibrato nella struttura.
Un film affascinante, quindi, complesso nella costruzione, ricco nei dettagli e nelle psicologie, ma certo troppo lungo (dura 2 ore e mezzo) e gonfio di derive.

Agli Americani, ad esempio (che lo hanno coprodotto), il film di Ang Lee non è piaciuto molto: critiche fredde, incassi scarsi. Considerato come un melodramma pulito e freddo, che dopo un’ora e mezza sta ancora scaldando il motore. Ma Lussuria merita di essere visto, e per vari motivi.
Affronta un periodo storico dal cinema poco illustrato (l’invasione della Cina da parte dei Giapponesi), ritrae in modo mirabile due personaggi (al contempo vittima-carnefice) estremamente interessanti, mostra chiaramente quanto l’erotismo e la passione amorosa siano a volte determinanti, offre scene di sesso, finalmente non superflue e gratuite ma essenziali allo sviluppo del racconto.
Smagliante la fotografia e la ricostruzione ambientale, funzionale e accattivante la colonna sonora, superlativa la recitazione dei protagonisti (ma non solo). Tony Leung conferma, dopo Happy Together, In the Mood for Love, 2046, Hero, di essere uno dei migliori attori dell’ attuale cinematografia (perfetto, calibrato e misurato al massimo), Joan Chen, dopo prove non molto esaltanti, ha finalmente modo di mostrare in pieno il suo fascino e la sua notevole bravura in un personaggio che non sarà facile dimenticare. Perfetta l’esordiente Tang Wei.

Abituato ai frenetici ritmi di tanta produzione hollywoodiana, Lussuria a qualcuno potrà non piacere. La lunghezza, il soffermarsi su particolari e il dispiegarsi lento della narrazione sono però necessari e contribuiscono al fascino di un film che Venezia ha premiato con il Leone d’oro. Preferibile il titolo originario Se, Jie, in inglese Lust, Caution: “«Voglia sfrenata, prudenza». Ovvero gli opposti sentimenti che si alternano nell’animo del supersbirro Yi di fronte alle grazie che gli proferisce la giovane Wang Jiazhi”.

redazione