“Le sorelle Chanel” il romanzo sulla storia delle più grandi icone della moda

Esistono icone immortali che dopo anni ancora fanno sognare milioni di persone. Il fascino della vita di Chanel non trova confini, centinaia di libri a lei dedicati per essere stata la donna imprenditrice della moda più famosa al mondo.

Dal 11 Gennaio in tutte le librerie sarà possibile acquistare un nuovo libro dedicato all’icona della moda internazionale, con Le sorelle Chanel Judithe Little ci racconta la storia di due donne straordinarie che, tra mille difficoltà, sono riuscite a realizzare i propri sogni e a creare una delle più grandi case di moda del mondo.

Francia, 1897. Albert Chanel, rimasto vedovo e con un lavoro precario di venditore ambulante, affida le sue tre figlie, Julia-Berthe, Gabrielle e Antoinette, alle suore dell’orfanotrofio di Aubazine. Educate a una vita austera e frugale, da perfette donne di casa, Gabrielle e Antoinette mostrano da subito una particolare attitudine per il cucito. In convento sono costrette a indossare divise dal taglio severo, ma di sera, sfogliando di nascosto romanzi e riviste di moda, sognano una vita diversa, fatta di abiti eleganti e affascinanti gentilhommes della haute societé…

Così, in nome di un futuro migliore, a diciotto anni Coco e Ninette lasciano il convento e lottano, unite e determinate, per dimostrarsi degne di quella società da cui si sono sempre sentite escluse. Per la prima volta fanno ingresso nei vivaci Café chantant di Moulins, nelle scintillanti sale da concerto di Vichy, sino ad approdare a Parigi dove, tra speranze e delusioni, l’apertura di un piccolo, ma originale negozio di cappelli, in rue Cambon, segna per loro la grande svolta. È l’inizio di un’attività commerciale di successo che si espanderà nelle località più esclusive di Francia.

A me dicevano che con un po’ di fortuna avrei convinto un contadino a sposarmi.
«Non sposerò un contadino», dissi. «E io non farò la sarta», disse Gabrielle. «Detesto cucire.» «Allora cosa farete?» Julia-Berthe ci guardò sgranando gli occhi. «Qualcosa di meglio», dissi. «Cosa c’è di meglio?» chiese Julia-Berthe. «Be’…» iniziò Gabrielle, ma lasciò la risposta in sospeso. Non sapeva cosa fosse qualcosa di meglio, e non lo sapevo neanch’io, ma era chiaro che lo sentiva come lo sentivo io. L’irrequietezza ci scorreva nelle vene. Venivamo da una lunga dinastia di sognatori che percorrevano strade tortuose, certi che qualcosa di meglio fosse proprio lì, dietro la prossima curva.

Ma lo scoppio della Prima guerra mondiale cambierà irrevocabilmente le loro vite: sarà allora che le due inseparabili sorelle dovranno fare ricorso a tutto il loro coraggio e conquistarsi, una volta per tutte, il loro posto nel mondo, anche a costo di separarsi l’una dall’altra.

Claudia Ruiz