Frattura al cranio per Fly il pappagallo di Enzo Salvi: sassate, calci e pedate da parte dell’aggressore un 25enne di Mali

Grazie al lavoro certosino dei carabinieri della Compagnia lidense di Ostia Antica, è stato rintracciato il responsabile dell’aggressione al pappagallo di Enzo Salvi, preso senza alcun motivo a pietrate nella giornata di lunedì, mentre in compagnia del suo amato padroncino si trovava libero sul litorale a svolazzare tranquillo. Esattamente, nel momento dell’aggressione il pappagallo Fly,  si trovava su un palo a circa 6 metri di altezza, Enzo in compagnia di un amico, serenamente stava trascorrendo un pomeriggio a Piana Bella osservando le prodezze del volatile ammaestrato per ritornare dal suo padroncino. Ad un certo punto il pappagallo, è stato colpito dal lancio di grosse pietre da parte di un uomo poi identificato per un venticinquenne di Mali. Fly, purtroppo, preso da una pietra al cranio è caduto a terra tramortito, mentre Enzo si preoccupava di soccorrerlo come se non bastasse lo stesso uomo si è accanito prendendo a calci e pugni lo stesso Salvi. Per fortuna, l’amico accorso in aiuto prima di allontanare il ragazzo, grazie al cellulare è riuscito a scattare delle foto dell’agguato, per poi fornirle ai carabinieri prontamente giunti sul luogo. Quindi la corsa dal veterinario, con il pappagallo che ha superato la notte. “E’ un piccolo guerriero”, scrive Salvi. Fly non riesce ancora a stare sul posatoio, spiega ancora l’attore. “Mi auguro che col passare delle ore e la terapia possa migliorare”, aggiunge. 

“Non trovo le parole per descrivere il mio stato d’animo – rivela poi all’Adnkronos -. Da ieri non dormo perché sto malissimo, assistere ad una lapidazione senza motivo è scioccante”. Fly “si trova con una frattura al cranio, sta lottando tra la vita e la morte, e tutto a causa di una violenza inaudita verso un’anima innocente da parte di una persona che ora è a piede libero, e domani va a tirare i sassi a qualsiasi altra persona o animale”, dice ancora. Quindi l’appello: “Vanno prese delle posizioni, non si può andare avanti così”. Per l’attore si è trattato di “una scena di una violenza da film di Tarantino, per fortuna il mio amico ha potuto scattare delle foto e immortalare” quello che stava succedendo. Chiedersi il perchè di tanta violenza gratuita forse per molti risulterà superfluo,  un animale può essere importante come un figlio, il ragazzo che lo ha preso a sassate non si è fermato davanti lo sgomento del povero Salvi davanti al corpicino inerme, ma ha continuato la sua violenza aggredendolo, il tutto senza un vero motivo, senza un vero perchè, poteva esservi un bambino, una famiglia, poteva esserci come è stato un pappagalino che di sicuro non ha mai fatto del male a nessuno.

Alessandra Filippello