Daniel morto di fame, ucciso dalla madre e dal patrigno

Una storia di orrore e di torture arriva dal Regno Unito, precisamente dalla città di Coventry dove nel 2013 un bambino di quattro anni è stato fatto morire di fame dalla madre e dal padre adottivo.
Dietro gli atti spietati della coppia si evince solo odio per la creatura, nessuna traccia d’amore o di squilibrio mentale, lucida follia, lucida voglia di colpire  per torturare, per portare avanti chissà quale gioco perverso.
Il piccolo Daniel è morto di fame e di stenti, la coppia, come è stato ricostruito lo nutriva solo con sale per costringerlo a vomitare e lo obbligava a vivere in uno stanzino non riscaldato che doveva usare anche come toilette.
Più volte per essere punito è stato immerso in vasche di acqua gelida e quando i medici hanno visitato il corpicino senza vita del piccolo hanno trovato ferite interne ed esterne e bruciature di sigarette sulla sua testa.
Secondo alcuni racconti il bimbo è stato visto frugare nei cassonetti per cercare cibo ed è arrivato sino al punto di rubare i panini dei suoi compagni di classe pur di sfamarsi.
L’uomo e la donna  lo torturavano nel vero senso della parola, sui loro computer, controllando la cronologia, sono state trovate tracce di ricerche come curare persone in coma o come far star buono un bambino.
Da quanto si è inoltre avuto modo di capire, loro non ammettevano che il piccolo facesse il minimo rumore o esistesse, doveva essere invisibile ai loro occhi, trasparente.
I medici che hanno effettuato l’autopsia inoltre si sono trovati davanti una scena tremenda. Daniel era così magro ed emaciato da essere paragonato ad una persona uscita da un campo di concentramento.
Purtroppo questa storia non ha un lieto fine e mi sto ancora domandando perché i compagni di scuola o gli insegnanti non abbiano fatto nulla per segnalare le condizioni del piccolo che ai loro occhi doveva apparire spaventoso.
La coppia di seviziatori è comunque stata condannata all’unanimità all’ergastolo come era giusto che fosse.

redazione