Condannato per rapina per avere preso il cellulare della compagna per controllare messaggi e rubrica

Cari gelosoni, moderate la vostra smoderata curiosità nei confronti del cellulare del partner, altrimenti rischiate una bella condanna per rapina. Un albanese, anche troppo irruento, è stato condannato in cassazione per avere preso senza mezzi termini, il cellulare della compagna, e controllato messaggi, numeri, effettuato telefonato a vari contatti del telefono. La Cassazione ha confermato la sentenza di condanna per rapina, con cui nel 2018 la Corte d’appello di Torino aveva inflitto all’imputato un anno e quattro mesi di carcere.
Il fatto al vaglio del processo è del 7 aprile 2010 e si è svolto nell’alloggio della sorella della donna. L’uomo aveva preteso che l’ex convivente gli facesse controllare il cellulare perché sospettava che avesse una relazione con un altro, davanti al suo rifiuto, mollandole un brutto pugno è arrivato ad impossessarsi del telefono. La Cassazione, nelle motivazioni, ha ribadito che “nel delitto di rapina il profitto può concretarsi in ogni utilità, anche solo morale”. La donna, colpita sia fisicamente che moralmente, testimoniò di avere lasciato l’imputato, con il quale aveva avuto un figlio, in quanto esasperata dalle scenate di gelosia e dalle percosse.

Alessandra Filippello