A Catania il casino di Coez è esploso infuocando i fan!

Di Marcello Mazzari e Sandy Sciuto

Non importa quanti anni si hanno quando si tratta della musica, ma solo come e cosa ti fa sentire quando la vivi.

È questo il senso che possiamo estrapolare dell’unica data siciliana di Coez che a Catania presso il PalaCatania ha portato il suo “E’ sempre bello Tour”.

Un’ora e mezza circa, ventisei canzoni e più di quattromila persone sono i numeri del concerto del 7 dicembre 2019 in cui il cantante salernitano è stato una conferma per certi aspetti ed una bella scoperta per altri.

Il cantante del “faccio un casino” ha da sempre detto di sé di essere un timidone, ma, appena salito sul palco, Coez ha sfoderato una voglia di sinergia con il suo pubblico e di divertimento misto a godimento che ha letteralmente spiazzato, rendendo il concerto ancora più vero, intenso ed emotivamente partecipativo. Infuocato lui ed infuocato il pubblico fatto di giovanissimi e meno giovani che, insieme, hanno cantato con Coez o continuato a cantare dove lui taceva.

Un tripudio di empatia senza eguali che ha visto la nascita con “Mal di gola”, la canzone con cui Coez ha aperto ogni data del suo tour per poi crescere mano a mano con le hit che lo hanno reso celebre.

“Faccio un casino”, “La musica non c’è” e “Le luci della città”  sono state intonate ad una sola voce con un Coez che si è donato totalmente sfruttando il palco per intero, scendendo per stringere le mani dei fan nelle prime file e imponendosi soprattutto fisicamente con la sua presenza scenica.

Non solo vecchie e consolidate hit, però! Coez ha cantato tutti i brani del nuovo progetto discografico, alternando pezzi più conosciuti come “Domenica”, “La tua canzone” e “E’ sempre bello” a pezzi meno famosi ma altrettanto belli come “Catene”, “Fuori di me” e “Vai con Dio”.

Un salto è stato fatto anche nel passato quando Coez scriveva brani intensi e non riusciva a sfondare. Quindi a ruota “Jet”, “Lontana da me”, “Vorrei portarti via” e “Ali sporche” sono risuonate in un PalaCatania che non ha mai smesso di dare calore, passione ed entusiasmo, anticipando il cantante e diventando una voce sola.

Uno dei momenti più belli è stato quando il PalaCatania si è riempito di lucine bianche come lucciole per creare l’atmosfera per “E yo mamma”, mentre con “Occhiali scuri” Coez ha messo alla prova l’autotune.

Coez, inoltre, ha scelto anche di lanciare un messaggio politico ed umanitario facendo proiettare un video su Open Arms mentre si cambiava per la seconda parte del concerto. Momento che ha visto il PalaCatania applaudire e concordare nell’importanza di rispettare ed aiutare il diverso che si trova in difficoltà.

Un plauso va di certo a chi ha scelto la struttura del PalaCatania per la realizzazione del concerto dato che si è rivelata essere una perfetta location in grado di ospitare moltissima gente, garantire un’ottima godibilità della musica e una performance senza pari del cantante.

Inoltre, ciò che ha impreziosito il concerto è stato il lavoro in fatto di luci, montaggio video e visual sul led in quanto hanno dato al concerto quella marcia in più di intrattenimento e di meraviglia.

Per ultimi, ma solo per mero ordine casuale, i musicisti che hanno accompagnato Coez sul palco e che lo stesso ha tenuto a ringraziare. Tra tutti, il chitarrista Gaspare ha fatto la differenza.

Coez in concerto, quindi, è da promuovere a pieni voti. Ci piace il suo modo di fare casino come se fosse sempre domenica con lui ed urlargli ad una sola voce: “E’ sempre bello averti intorno, Coez!”

redazione