Il 2018 dolce amaro di Carolina Kostner, la regina italiana del pattinaggio

Leggiadra, armoniosa, energica, dirompente e determinata; tanti aggettivi racchiusi in un solo nome: Carolina Kostner, la regina italiana del pattinaggio.

La carriera della Kostner è esempio dei mille volti di un’atleta. La sconfitta e la vittoria sono due facce della stessa medaglia e la Kostner lo sa bene. Altoatesina, 31 anni lo scorso otto febbraio, Carolina Kostner ha conquistato medaglie e record degne di chi resterà nella storia del pattinaggio internazionale. Si parla di una medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Sochi del 2014, cinque volte Campionessa europea, nove volte campionessa italiana più tutte le medaglie vinte di argento e bronzo tra Campionati del mondo e Campionati europei.

Ad un curriculum da sportiva eccellente e da emulare – purtroppo o per fortuna – corrisponde un’altrettanta quantità di cadute dai pattini, non qualificazioni e mancati podi, come accaduto in questo 2018 dolce amaro per la Kostner.

Alle Olimpiadi invernali, tenutesi a PyeongChang in Corea del Sud, è arrivata quinta nella sua specialità di Pattinaggio di Figura e nei recenti Campionati del Mondo, tenutesi al Forum di Assago di Milano, nella stessa specialità è arrivata quarta per colpa di sbavature, imperfezioni ed una caduta.

Carolina Kostner, però, non ha mai mostrato segni di cedimento perché lo sa che lo sport così come la vita è pieno di salite e di discese, di vittorie e di sconfitte.

Così, al termine delle Olimpiadi invernali 2018 ha dichiarato: Questa mia Olimpiade è la metafora dello sport e della vita. Il punto non è trovare la perfezione, ma scoprire i propri limiti, rialzarsi quando si cade e superare gli ostacoli che man mano si palesano sulla propria strada. Quando due anni fa sono ripartita da zero, non sapevo nemmeno se il mio corpo avesse intenzione di partecipare al progetto. Oggi posso dire che rispetto a Sochi, al di là del risultato, mi sento più forte in tutto. Anche mentalmente. Ho trovato i giusti equilibri, che mi hanno aiutata a vivere questa avventura serenamente. Spero la mia storia possa essere di ispirazione a chi è in difficoltà. Non è facile, ma ne vale la pena”.

Forte la Kostner che, anche per la mancata medaglia ai Campionati del mondo di Milano, ha ribadito: “Questo quarto posto è amaro. Mi dispiace di non essere riuscita a trovare il ritmo giusto sul ghiaccio. Stanotte dormirò male ma domani è un altro giorno. E poi avrò qualche sorpresa per voi che annuncerò nei prossimi giorni”.

Carolina Kostner con la sua professionalità agonistica, con la sua semplicità e con la determinazione e i sacrifici ha dimostrato negli anni di essere capace di vincere e di superare i momenti bui. Ripresasi anche dalla vicenda Alex Schwazer che l’ha vista coinvolta in quanto legata sentimentalmente, oggi Carolina Kostner si impone per essere una pattinatrice elegante che coi suoi passi sul ghiaccio racconta anche il suo percorso nelle sfumature delle sue fragilità, dei suoi cedimenti, delle sue gioie e delle sue speranze. Non teme una sconfitta né di recare una delusione ai suoi allenatori e fan. La farfalla è diventata una donna forte prima ed un’atleta consapevole dopo. Perché in fondo non è vincente solo chi indossa una medaglia e sale sul gradino più alto del podio, ma anche chi, pur perdendo, vince le sue paure, si fa forte e si rialza scommettendo ancora su se stesso.

Brava Carolina!

Sandy Sciuto