Tutti si sposano e noi no

Arriva una certa età dove intorno a noi le prerogative cambiano. Intorno a noi, ma non per noi. Infatti mentre il tuo entusiasmo per la cattura di un pikachù su Pokèmon go sembra aver segnato quella che è una fantastica giornata, intorno a noi invece qualcuno sta per rispondere “sì” alla fatidica proposta di matrimonio. Niente di strano, se non fosse per il fatto che abbiamo ormai quella età. Il rito del matrimonio è un passaggio, spesso normale per la vita di ognuno di noi e sebbene lo stile di vita si stia evolvendo e le coppie si sposino sempre più tardi, sembra proprio che per alcuni di noi quel sempre più tardi sia sempre più tardi. Perdonateci il gioco di parole. Da una parte sembra proprio che lo facciano per il gusto di infastidirci.

Sì, le coppie di amici iniziano a contrarre matrimonio a catena, spesso a pochi mesi di distanza l’una dall’altra. E, così, non solo ci si ritrova ai banchetti nuziali circondati da piccioncini in amore, ma si dovrà di continuo rispondere alla fatidica domanda, quella che nessun single vorrebbe mai sentire: «Ma tu un fidanzata/o?». E così sale la gelosia, la paura di aver sbagliato tutto dal punto di vista relazionale, lo sconforto per essere forse inadeguati. C’è anche di peggio, c’è chi, come qualcuno, che potrebbe essere benissimo colui che scrive questo articolo, si trova nella situazione in cui viene lasciato perché ancora così pigro dal non voler prendere quella decisione, quella che inesorabilmente ti spinge a dover chiedere alla propria compagna “mi vuoi sposare?” e così si ritrova nella situazione dove sono solo gli amici a sposarsi, o in alternativa le coppie dei film americani che danno su netflix.

Sebbene possa capitare che dopo queste situazioni, o dopo la rottura, la propria autostima possa venire meno ed il senso di rabbia e gelosia la facciano da padroni, è anche vero che dovremmo imparare ad essere più razionali e capire cosa succede intorno a noi. (Se siete sposati vi invitiamo a toccare ferro, un corno rosso o qualsiasi amuleto porti fortuna dalle vostre parti).

Basta guardarsi bene attorno: quante di queste coppie, infatti, sono davvero solide? Certo, non mancheranno le situazioni in cui effettivamente due metà della stessa mela si sono finalmente incontrate. Ma la gran parte, dietro la maschera degli amoreggiamenti pubblici, nasconderà un rapporto di compromesso, la rinuncia alle proprie aspirazioni, l’insicurezza di non saper vivere da sole e nemmeno di provvedere autonomamente a se stesse. E con il tasso vertiginoso di divorzi che si verificano nei primi 5 anni di un matrimonio, l’essere single per aspettare l’arrivo di quello “davvero giusto” non appare affatto disdicevole. E’ dunque più opportuno aspettare, capire cosa ci circonda e prendere scelte ponderate, non guidate dalla fretta o dalla paura che il nostro treno non passi più.