Tullio De Mauro, si è spento il faro della linguistica italiana

Tullio De Mauro è stato un faro della linguistica, un antropologo del sapere, che ha ricercato come la lingua italiana è recepita e si evolve tra gli italiani.

La scomparsa del professor De Mauro rammarica, un’altra eccellenza che lascia un vuoto nel panorama culturale italiano.
L’importanza del suo lavoro negli studi linguistici, ha reso la linguistica una disciplina a sé, distinguendola dalla glottologia e dalla storia della lingua. Il suo vero impegno era rivolto ai parlanti, uno studio ricercato e accurato che lo ha distinto lungo tutta la sua carriera, da docente universitario a ministro della Pubblica Istruzione, una ricerca la sua che ha dato i frutti in una vasta bibliografia.

Storia linguistica dell’Italia Unita, pubblicato nel centenario dell’Unità d’Italia, non è un semplice trattato che ripercorre la storia della lingua italiana, ma è la storia degli italiani, di come un popolo per lo più analfabeta e dialettale, sia divenuto padrone e fautore di una lingua comune a tutta la penisola.
Una ricerca storica insostituibile, che tocca ambiti diversi ma concatenati:
il decrescente, ma persistente analfabetismo, l’emigrazione interna che ha consolidato l’unità del paese, i processi di urbanizzazione, ma soprattutto la diffusione della stampa e dei mezzi di comunicazione che hanno inciso e non poco sugli usi della lingua, ma si è interessato soprattutto alle problematiche vecchie e nuove,  che creano un fenomeno cui Tullio De Mauro era molto attento, l’analfabetismo funzionale:
l’incapacità di usare in modo efficace le abilità di lettura, scrittura e calcolo nella vita quotidiana. L’arretratezza italiana è nella perdita di competenze reali, una volta lasciati gli ambienti scolastici.
De Mauro è stato anche un grande difensore del dialetto, che come lingua dell’espressività e dell’affettività, rappresenta un arricchimento della capacità comunicativa.
Difensore della scuola, e con una grande devozione all’insegnamento. Socio ordinario dell’Accademia della Crusca e membro del comitato direttivo Premio Strega.
Tanti sono stati i messaggi di cordoglio, dagli ambienti politici a quelli culturali, e tutti concordano sulla straordinarietà di questa fine intelligenza.
La morte di De Mauro rammarica tutti coloro che dai sui libri e dalle sue lezioni traggono il giusto materiale su cui forgiare la propria formazione, una perdita vicina e sentita.
Per coloro che vogliono rendere omaggio al professor Tullio De Mauro, la camera ardente sarà allestita il 6 Gennaio a Roma,  presso l’Aula 1 di Lettere della Sapienza dalle 11 alle 18. Il giorno 7 si terrà la commemorazione pubblica.

Benito Dell'Aquila