The Walking Dead: ritorno col botto (letteralmente)

Dopo mesi e mesi di attesa è finalmente tornato The Walking Dead, con un episodio che lascia a bocca aperta gli spettatori. La sesta stagione si era conclusa con un monologo di Negan e, di fatto, anche questo primo episodio della settima stagione vede il leader dei Salvatori come assoluto protagonista. Questo episodio è stato una sorta di “one man show”, con il nuovo villain che si è divertito a torturare psicologicamente e fisicamente i nostri protagonisti.

Andiamo con ordine: innanzi tutto rivediamo la scena i cui Negan fa la conta per “scegliere” la sua vittima. Scopriamo che il prescelto e Abraham che, dopo una seconda parte di sesta stagione in cui ha avuto tanto spazio, esce di scena nel modo più cruento.

Ma non finisce qui: Daryl è l’unico che reagisce e colpisce Negan con un pugno. Ciò provoca l’ira di quest’ultimo, “il primo e gratis” aveva detto quando Glenn aveva accennato una reazione nel finale della sesta stagione. Ci si prepara quindi ad una seconda esecuzione ma non è Daryl il prescelto. Come un fulmine a ciel sereno arriva una mazzata che colpisce in pieno proprio Glenn, che prima di essere ucciso definitivamente viene lasciato agonizzante per qualche minuto. Vediamo il suo volto deformato, con un occhio che sta per schizzare fuori dalle orbite, in una sequenza che riprende molto fedelmente quanto avvenuto nel fumetto. Nell’opera cartacea infatti è Glenn l’unica vittima di Negan dato che Abraham era già morto prima dell’incontro con i Salvatori.

Nella serie invece gli sceneggiatori hanno osato, proponendo una doppia morte, facendo fuori due dei personaggi più importanti della serie. Dopo tanta attesa era lecito aspettarsi qualcosa di sconvolgente, e possiamo tranquillamente dire di essere stati accontentati anche se le morti violente non sono tutto in questa puntata.

Assistiamo infatti alla fine (si spera momentanea) di Rick Grimes come lo conosciamo. La tortura psicologica a cui lo sottopone Negan lo annienta completamente rendendolo schiavo, basando tutto sul terrore. Rick capisce che al momento Negan è inarrestabile, non solo perchè dichiara esplicitamente la sua infeiorità al suo gruppo quando i Salvatori vanno via, ma anche perchè è stato in balia di Negan per tutta la notte, in cui è stato costretto, oltre che ad assistere all’omicidio dei suoi amici, ad affrontare un’orda di zombie da solo e ad amputare una mano a Carl, salvo poi fermarsi sempre su ordine di Negan.

Questo episodio, in attesa dell’entrata in scena di Ezekiel e del suo “Regno”, sconvolge tutti gli equilibri della serie rendendo schiavi i nostri protagonisti e l’intera comunità di Alexandria, ora completamente sottomessa all’esercito di Negan che, sappiamo bene,  non verrà affatto fatto fuori -a meno di stravolgimenti di trama- nel giro di poche puntate, come avvenuto con la maggior parte dei nemici apparsi fin’ora (qualcuno ha detto Gareth?).

Già dalla prossima puntata inizieremo a capire meglio come funziona questo “nuovo ordine mondiale”, come è stato definito da Negan il suo regno di terrore, avremo modo di capire come i vari personaggi reagiranno alla tragica nottata appena trascorsa e come si comporteranno gli abitanti di Alexandria, oltre che -si spera- avere notizie di Carol e Morgan che, come abbiamo visto nei trailer rilasciati in estate, incontreranno una nuova fazione pronta magari a collaborare per sovvertire Negan.

Voi avete già visto il nuovo episodio di The Walking Dead? Vi è piaciuto? Fatecelo sapere nei commenti.