The dark side of the moon: 44 anni di storia e non sentirli

Compie oggi la bellezza di quarantaquattro anni “The Dark side of the moon” dei Pink Floyd uno degli album più famosi della storia del rock e dell’intero panorama musciale mondiale.

Un disco che fu capace di mantenersi in classifica dal lontano 1973 negli USA per ben 741 settimane, ergo quindici anni di leadership. La prima canzone registrata agli Abbey Road Studios fu “Us and Them”, uno dei due singoli ufficali con “Money” . L’album vanta quarantadue milioni di copie in tutto il mondo ed è ad oggi il terzo più venduto dopo “Thriller” di Michael Jackson e dello show musicale hollywodiano “Grease”. I temi dei testi delle canzoni includono  temi poco presenti in quel genere come: avidità, morte e malattie mentali. Quest’ultimo ispirato a  Syd Barrett, cantautore del gruppo nei suoi primi anni. L’album annovera concetti filosifici e spirituali, ormai un marchio di fabbrica per la band. Il disco con cinque tracce in ognuno dei due lati rappresenta vari momenti e riflessioni sulla vita umana. L’album si apre e conclude con in sottofondo il “rumore” di battiti cardiaci, che  secondo Waters aituano a comprendire concetti come osmosi ed empatia.

Brani come Speake to me  e Breathe  approfondiscono  la mondanità e la futilità della vita, ponendo l’accento sul vivere una vita propria e lontana dagli stereotpi comuni. On the Run narra dello stress e della paura del volo (in particolare di Wright). Il pezzo più conosciuto Eclipse, in principio candidato a essere il titolo originale dell’album è l’emblema del disco, invita chi lo ascolta a riconoscere la semplicità e le caratteristiche comuni dell’essere umano che continuamente sfuggono in quanto come afferma l’ultimo verso: “Everything under the sun is in tune. But the sun is eclipsed by the moon”

Tanti auguri ai Pink Floyd e buon riascolto di questo capolavoro a tutti!

Claudio Battiato