Taglio di capelli: 7 stati d’animo che una donna attraversa

Ogni donna, dal momento in cui decide che è ora di cambiare il taglio di capelli a quello in cui si guarderà allo specchio, attraversa alcune fasi delicate. D’altro canto, il taglio, il colore e in generale lo stile di una capigliatura femminile sono frutto di scelte talmente ponderate, e quindi totalmente sbagliate, che ci si potrebbero scrivere sopra tutte le pagine del mondo, e saremmo solo alla prefazione. Tenendo presente che non ci riferiamo alla solita “spuntatina”, andiamo ad analizzare quel caleidoscopio di emozioni che una donna prova quando è arrivato il momento di rivoluzionare la propria chioma.

“Sono inguardabili, basta, devo tagliarli!”

Questa storia va avanti da circa un mese, per qualcuna anche di più. I capelli in questa fase non hanno più una forma o una ragione di essere sulla testa: doppie punte, secchezza, caduta inarrestabile sono solo la parte visibile. La donna è stanca di spendere soldi in prodotti che di miracoloso hanno solo il prezzo (è un miracolo, infatti, che qualcuno li compri) o di provare a legarli per nascondere il loro stato. E allora, sempre più spesso, ripete a se stessa che è arrivato il momento di darci un taglio. Ma il momento è puntualmente rimandato, forse aspetta che i capelli vadano da soli dal parrucchiere.

“Ok, non ho più scampo, vado a costituirmi…”

“Buongiorno, il salone ***? Vorrei prenotare taglio e messa in piega per la prossima settimana!” Nessuno crede alle proprie orecchie quando una donna affezionata ai propri capelli pronuncia questa frase. Gaudio e giubilo anche al salone, dove il parrucchiere si accinge ad immolare il vitello grasso di biblica memoria, mentre le assistenti finalmente possono con sollievo depennare il suo nome dalla lista delle persone scomparse. Persino le forbici fremono, non vedono l’ora che la prossima settimana arrivi.

Starò facendo la cosa giusta?”

Capita spesso di acquistare un paio di scarpe ad occhi chiusi, di sposare il primo che passa o di licenziarsi perché così vi dice di fare la vostra PMS. Ma il taglio di capelli non va mai scelto d’impulso, il taglio di capelli è una scelta accurata che non può essere presa sottogamba. E allora giù a sfogliare riviste di moda, a consultare le amiche, la mamma, la cartomante e l’analista. Le più insicure si lasceranno sopraffare dall’ansia e richiameranno al salone per disdire l’appuntamento, le più temerarie si presenteranno senza un’idea ben precisa. Quella con i capelli è una guerra che non fa sconti a nessuna.

“Allora, come li facciamo?” “…, ma non troppo”

Ecco, inquadrate il momento e mettete in pausa. Perché questo è l’inizio della fine, il punto più alto da dove partirà la caduta rovinosa verso il baratro. Incapace di spiegare cosa ha in mente (perché in mente ha solo l’attuale taglio di capelli), sarà tutta un “tagliamo, ma non troppo”, “cambiamo, ma non troppo”, “alleggeriamo, ma non troppo”. Un consiglio: durante il corso per parrucchieri, agli allievi viene insegnato un concetto molto strano del “ma non troppo”. Siate più esplicite, del tipo: “se ti discosti di più di 2 mm dal punto in cui ti dico di tagliare, mi discosterò altrettanto quando arriverà il momento di saldare il conto”. In ogni caso, la prima sforbiciata sarà come una pugnalata alla persona più cara al mondo.

“Allora, che te ne pare?”

Bellissimi! La risposta in questo caso è “bellissimi”. Le lacrime arrivano sempre dopo, ma quando sei lì, che ti specchi, e constati che – dannazione! – era proprio ora di tagliare i capelli, ti vedrai bella come Beyoncé. I problemi arrivano quando si spengono i riflettori.

“Noti qualcosa di diverso?”

No, il tuo partner non noterà mai che ti sei cambiata i capelli, anche se sei passata da Rapunzel a Mulan che finge di essere un uomo. E allora la tecnica è scattare una miriade di selfie, con l’intenzione di postare quello perfetto su tutti i social. Ma mentre sei lì a scorrere fra le foto, ecco che vai troppo indietro ed appare lei. L’ultima foto con i tuoi capelli lunghi. I tuoi bellissimi, lunghissimi, setosi capelli che ti coprivano la schiena. Lacrime. Sipario. Applausi.

“Speriamo ricrescano in fretta!”

La piena consapevolezza dell’errore arriva quando è il momento di lavare i capelli per la prima volta dopo il taglio. La gioia per aver dimezzato i tempi di lavaggio ed asciugatura si trasformerà ben presto in terrore e disperazione quando, dopo phon, piastra, arricciacapelli, gel, olio, schiuma, lacca, … i capelli saranno ancora lì, sparati in tutte le direzioni, senza un posto dove adagiarsi per non sembrare un’evasa da un manicomio. Niente paura, imparerete a gestirli… quando arriverà il momento di tagliarli di nuovo!

Emilia Granito