Sul filo del desiderio, Petite Bohème e le sue illustrazioni

Tutto inizia sempre con una linea, una punta di matita che traccia una scia, delinea una forma, un corpo: il collo, le spalle, la rotondità dei seni, la femminilità dei fianchi e, poi, le gambe, la caviglia sottile come quella dei cerbiatti, i piedi nudi o avvolti in qualcosa che seduce.

E la punta della matita che si muove come se fosse un dito che sfiora piano, languidamente, e crea i particolari. Le calze a rete, i tacchi, la lingerie provocante, le bocche socchiuse e gli sguardi sognanti, ma attenti a provocare un desiderio. In questi disegni, dalle forme alla scelta, non casuale, di poche tinte di colore( il tratto scuro, il bianco del foglio e il rosso) è rappresentato quel tipo di desiderio che precede l’attimo prima di un bacio, una sensualità liberata dalla convinzione che esplicito voglia dire, per forza, volgare.

Petite Bohème, nome d’arte del volto e delle mani che si nascondono dietro queste illustrazioni, ha scelto di parlarci delle costellazioni del desiderio, come nella serie “Cosmic Love”, e del candore della lussuria.

Le linee di una donna si fondono con quelle di un uomo e non resta altro che guardare, con naturalezza, l’unione degli opposti che da sempre risponde al richiamo di un lato selvaggio e di un ordine cosmico, lo stesso che determina la posizione dei pianeti e delle stelle. Sono immagini realistiche, a stretto contatto con la vera natura della sessualità e l’artista non resiste alla tentazione di muoversi, come se avesse una lente d’ingrandimento tra le mani, e inquadrare alcuni dettagli delle figure, svelandone i segreti.

“I corpi celesti, gli atomi, la fusione. Misteri di cui non si conosce del tutto l’aspetto, ma che continuano a nutrire il mondo sconosciuto e le nostre fantasie che conducono al piacere e al divino”.

E pensare che tutto inizia sempre con una linea!

Alessandra Nepa