Steve Wright, l’assassino di prostitute

Oggi vi parliamo della biografia di Steve Wright, serial killer inglese che per la ferocia degli omicidi commessi è stato ribattezzato “Lo strangolatore del Suffolk”, noto anche come “Lo squartatore di Ipswich”.

Assassino seriale di prostitute, è stato condannato all’ergastolo nel 2008 dopo indagini serrate.  Per l’elevata criticità del suo profilo criminale, i giudici che hanno emesso la sentenza di condanna hanno anche fatto appello alla necessità di non rimetterlo in libertà in futuro, a causa del rischio di reiterazione degli orribili reati contestati, considerato praticamente una certezza.

Nato il 24 aprile 1958 a Erpingham, nel Norfolk, Steven Gerald James Wright è uno dei più sanguinari serial killer della cronaca nera inglese. Il 1974 è un anno di cambiamenti nella vita dell’uomo, che abbandona gli studi per unirsi, poco dopo, alla Marina Mercantile come manovratore portuale. Salta da un’occupazione all’altra, svolgendo diverse mansioni: inquadrato nel rango di chef, lavora come cuoco di bordo sui traghetti lungo la rotta del Suffolk.

La furia omicida di Steve Wright ha catalizzato l’attenzione dei media britannici per le notevoli analogie con il profilo del celeberrimo Jack lo Squartatore: cinque morti, cinque prostitute uccise senza pietà. Per molti, lo “strangolatore del Suffolk” ne ha raccolto, infatti, l’eredità criminale, in un crescendo di violenza e depravazione.

Si trasferisce a Ipswich nel 2004, insieme alla giovane Pamela, conosciuta nel 2001: oltre l’amore li accomuna anche il cognome, per una semplice coincidenza.

Non è nuovo alla frequentazione di bordelli, per sua stessa ammissione, che diventa sempre più assidua nel corso degli anni precedenti agli omicidi a lui imputati. È in questo periodo che Wright sembra intensificare l’abitudine di consumare sesso a pagamento, circostanza che sembra trovare conferma per sua stessa ammissione.

Diventa così uno dei clienti fissi di alcune prostitute del luogo. Queste ultime, per la familiarità e la frequenza delle prestazioni che richiede, finiscono addirittura per affibbiargli un paio di soprannomi: Silver-Backed Gorilla (letteralmente: gorilla dal pelo d’argento, per il colore dei suoi capelli e del suo fisico corpulento) e “Mondeo man”, dal modello della vettura (una Ford Mondeo) di sua proprietà con cui è solito spostarsi nelle notti a caccia di piacere.

Steve Wright entra definitivamente nell’albo nero dei serial killer più feroci del Regno Unito dopo una scia di brutali omicidi, avvenuti tra il 30 ottobre e il 10 dicembre 2006 a Ipswich. Si tratta di un trimestre di sangue che sconvolge l’intera contea del Suffolk, entrando di prepotenza negli annali della criminalità inglese.

Sono 5 le vittime cadute nella trama del pluriomicida: si tratta di giovani donne, tutte sotto i 30 anni, ritrovate nude e senza segni di violenza pre/post mortem: è qui che traspare la serialità delle aggressioni, ed è da qui che partono gli investigatori.

Tutte prostitute e con una conclamata dipendenza da droghe, per la cui efferata uccisione inizialmente è indagato e incarcerato un altro uomo. Quest’ultimo, Tom Stephens, viene scagionato da ogni accusa a seguito delle prove forensi portate a carico di Wright, che lo incastrano definitivamente alle sue responsabilità.

Sono le tracce di sangue di una delle ragazze uccise, repertate sulla sua Ford Mondeo, a permettere di individuare la firma del vero assassino attraverso l’analisi del materiale genetico.

Il DNA incastra Wright, e con lui si chiude il cerchio intorno agli omicidi di Ipswich.

Si è ipotizzato che la figura di Steve Wright potesse essere collegata ad altre misteriose scomparse – nello specifico quella di Suzy Lamplugh, conosciuta quand’era chef sui traghetti e scomparsa nel nulla nel 1986, e di Vicky Glass, una tossicodipendente svanita nel 2000 – ma gli investigatori hanno sempre scartato queste teorie.

La BBC mandò in onda nel 2010 Five Daughters, una miniserie per la TV ispirata alle uccisioni di Ipswich con protagonisti Sarah Lancashire (Coronation Street) e Ian Hart (The Bridge).

Il 14 aprile 2011 debuttò al National Theatre’s Cottesloe di Londra il musical London Road, un’opera ispirata a una serie di interviste agli abitanti della via di Ipswich dove Steve Wright aveva vissuto e alla loro vita dopo il suo arresto.

Nel 2015 venne prodotto un film omonimo ispirato al musical teatrale. Tra i protagonisti Olivia Colman (Broadchurch), Anita Dobson, e anche il famoso Tom Hardy.

Claudia Ruiz