Steve McCurry, il maestro della fotografia a Napoli, Senza confini

Al Pan, il Palazzo delle Arti di Napoli, fino al 12 febbraio 2017 vi sarà la mostra del grande fotografo Steve McCurry, dal titolo “Senza confini”.

Il grande maestro della fotografia e fotoreporter americano è giunto alla notorietà mondiale grazie alla fotografia intitolata Ragazza afgana” pubblicata nel 1985 sulla copertina del National Geographic magazine. Il percorso della rassegna napoletana è ben strutturato e con il biglietto sarà fornita un’audioguida, utile e curiosa, con la quale immergersi negli scatti che si troveranno di fronte. Si ascolterà la voce del fotografo che racconterà le sue fotografie, su come sono nate, il tempo impiegato per realizzarle e cosa l’ha inspirato a cogliere quel preciso soggetto.

Steve McCurry è un punto di riferimento per tutti coloro che amano la fotografia, sia per semplici amatori, sia per i professionisti. Le sue fotografie fanno il giro del mondo e in ogni scatto vi è una carica di emozioni ed esperienze che lasciano con il fiato sospeso. McCurry ha immortalato i volti di numerose persone e i suoi scatti raccontano molteplici storie.
Le sue fotografie inducono a viaggiare per il mondo, fanno scoprire culture lontane, presentano persone, visi e abitudini al di là delle proprie conoscenze. In ciò che cattura, Steve McCurry  invoglia inesorabilmente alla scoperta, a spingersi in luoghi che non si è sognato mai di visitare.

Oltre a presentare la vasta diversità delle tradizione del mondo, con i suoi colori e le sue peculiarità, narra anche un aspetto molto più crudo della società contemporanea, la guerra. Numerosi sono gli scatti in cui ritrae la sofferenza delle persone, la fatica di popoli costretti a fuggire dalle proprie terre, la violenza e le devastazioni che colpiscono l’uomo e l’ambiente, la crudeltà a cui il genere umano può spingersi.

“La fotografia se è una buona immagine si imprime nella tua psiche. Puoi tornare su quella stessa immagine tante volte, ma se è una buona, non può dimenticarla, ti cambia in qualche modo, la ricordi per sempre.”

Gli scatti che colpiscono di più, quelli che forse la mente tende a ricordare, sono quelli in cui i colori, la diversità dei costumi, le particolarità ci fanno sorridere, ma gli scatti più belli quelli che resteranno nella storia della fotografia, sono quelli in cui viene trasmessa una lezione. La lezione, che McCurry ci fornisce, è sull’umanità e su quanto l’irrazionalità collettiva riesce ad essere distruttiva.

Il progetto della rassegna curato da Biba Giacchetti, ripercorre le tappe salienti degli scatti di Steve, che gli hanno permesso di documentare spaccati di storia e luoghi senza tempo. La sua tecnica è inconfondibile, basata soprattutto sulla sua sensibilità estetica. In ogni fotografia è possibile ammirarne la bellezza comunicativa, che fa di lui un artista.

Benchè McCurry testimoni numerosi scenari di guerra e si sia spinto in luoghi caldi dal punto di vista politico, l’attenzione al dettaglio, la precisione tecnica con cui si cimenta non mancano mai, ciò induce molti a considerarlo più un ritrattista che un fotoreporter.

La rassegna allestita al Pan, oltre a presentare il nucleo centrale delle sue fotografie più famose, inserisce anche alcuni lavori recenti e foto ancora non pubblicate nei suoi libri. Senza Confini è una mostra di grande attualità che merita di essere visitata.

Benito Dell'Aquila