Con soli 7 metri quadrati, Roma si aggiudica la casa più piccola d’Italia

Quando si è soliti pensare alla casa dei propri sogni in genere la immaginiamo di medie o grandi dimensioni, assicurandoci che sia disposta ad offrirci e a garantirci tutti i confort, provvedendo ad esaudire tutte le nostre richieste. Sicuramente Marco Pierazzi, architetto romano appassionato di ristrutturazione e design, in ormai tanti anni di carriera, deve averne viste davvero tante di abitazioni e locali rispondenti a queste caratteristiche a tal punto da cambiar completamente rotta e farsi trascinare dalla semplicità e dall’angustia racchiuse nella dimora di Vicolo San Celso a Roma, in pieno centro ad appena due passi da Castel Sant’Angelo e dalla Basilica di San Pietro.

Con soli 7 metri quadrati, accompagnati ad un pizzico di follia e tanta creatività, l’architetto romano si è messo all’opera occupandosi della realizzazione e del restauro di quella che è divenuta “la casa più piccola d’Italia”. Tutto è iniziato quando l’architetto l’ha scovata subito dopo l’annuncio della messa in vendita, completamente abbandonata e senza che nessuno potesse immaginare, considerate le minuscole dimensioni, di poterla utilizzare come abitazione. Volete avere un’idea degli spazi? Aprite le braccia, circa 1.8 metri questa è la larghezza massima dell’ambiente. La lunghezza? Bé non arriva a 4 metri! “Ne rimasi affascinato e, incredibile a dirsi, dopo lunghe ricerche scoprii che il piccolo locale era utilizzato come abitazione fin dagli anni ’30. Roma allora era diversa, erano i tempi in cui per i più poveri era sufficiente un giaciglio, una stufetta e per lavarsi, poco distante c’era il biondo Tevere! Non ci crederete: vedete quella nicchia scavata nel muro? Stesi sul letto lo spazio era talmente poco che i piedi non entravano e quindi aprirono la nicchia”.

La piccolissima abitazione ospita una cucina completa con due fuochi, accompagnata con tanto di strumenti e accessori vari quali frullatore, tostapane, frigo e freezer. Seguono poi un bagno con doccia e la camera da letto matrimoniale che si trasforma in salotto. Ovviamente per ottenere tutti i servizi offerti dall’abitazione è stato reso necessario avviare una sorta di ottimizzazione degli spazi interni e rendendo le superfici multifunzionali. Il tavolo da pranzo per due persone è pieghevole tanto da scomparire nel muro, il soppalco con il letto nasconde una botola che permette di accedere alle scale che, sorprendentemente, fungono anche da sedie per la tavola da pranzo. Non c’è posto per i comodini da accompagnare al letto, così sono state scavate due nicchie per far sì che gli ospiti possano depositare comodamente i propri oggetti. Ogni possibile ed ingegnoso sistema viene impiegato per sfruttare al massimo i centimetri disponibili. Per non parlare poi dei materiali: arredi, finiture e falegnameria sono tutti di altissima qualità e contribuiscono a trasformare un piccolo appartamento in un’originale scatola ad incastro, esaltandone l’originalità e la praticità in essa presenti.

Ma non è tutto. Se siete rimasti anche voi affascinati e incuriositi dalla notizia, dovete sapere che l’abitazione viene data in locazione dall’architetto a tutti coloro che dovessero essere interessati, facendone espressamente richiesta anche grazie al sito internet www.lacasapiùpiccoladitalia.com. Cosa aspettate allora?

Erminia Lorito