Siete mai stati a cena InGalera?

Di Fabio Sciuto per Social Up!

Dopo l’articolo che abbiamo presentato sul birrificio creato da dei detenuti, oggi vi proponiamo un’altra simpatica iniziativa volta al pensiero di reintegrare dei detenuti.

Metti una sera a cena in buona compagnia, con servizio impeccabile, ottimo vino e manicaretti da leccarsi i baffi. Fino a qui niente di strano. Metti però che la location del ristorante sia un carcere. Vuoi o non vuoi cambierebbe tutto. Da qualche giorno tutto ciò è divenuto realtà. All’interno del perimetro del carcere di Bollate, Milano, è stato inaugurato il primo ristorante all’interno di un istituto di pena.

Il nome del locale: InGalera. I camerieri e gli addetti alla cucina, la brigata, sono tutti detenuti scelti in base alle loro capacità ed esperienze. Il loro impiego è regolato da permessi a norma di legge poiché il locale è dentro la struttura di pena ma appena fuori dalla zona detentiva. Lo chef che coordina le operazioni è Ivan Manzo, un professionista del settore. L’idea, considerata inizialmente “follia” dal direttore del carcere Massimo Parisi, è stata portata avanti e realizzata grazie all’impegno di Silvia Polleri, presidente della cooperativa sociale Abc, con il supporto di importanti sponsor quali Fondazione Cariplo, il Ministero della Giustizia, PWC, Istituto Paolo Frisi e la Fondazione Vismara. “Abbiamo rovesciato il carcere” dichiara la Polleri. L’idea è quella di ridurre la distanza tra prigione e società civile.


L’iniziativa è rivoluzionaria, poiché permette ai detenuti di svolgere un mestiere vero, che potrà tornare utile sia per rendere davvero produttiva la permanenza in gattabuia e sia perché li prepara in maniera fattiva a entrare nel processo produttivo sociale al termine della pena. Si tratta di un vero e proprio progetto di reinserimento, fatto bene e in modo elegante.
InGalera, 42 coperti, aperto a pranzo e a cena su prenotazione, offre una vasta scelta di piatti preparati con ingredienti di prima qualità all’insegna del buon rapporto qualità prezzo. Si va da Rollè di salmone marinato all’aneto al Tiramisù passando per i Testaroli toscani ai profumi dell’orto con pesto e crema di peperoni e per il Tamburello di pesce spada padellato al timo con agretto di verdure.

I motivi per scegliere InGalera sono dunque molteplici. Vi regalerete un pasto di qualità in un ambiente nuovo e inusuale. Proverete sicuramente qualche sensazione in più. Un’esperienza da raccontare. Sarete parte attiva di un nuovo modo di fare riabilitazione. InGalera è l’unico carcere aperto al pubblico grazie ad una iniziativa che, si spera, non resterà unica.

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