Scoperta una nuova Stonehenge

Di recente in Inghilterra è stato scoperto un nuovo sito neolitico. Tale struttura è forse più grande del famosissimo Stonehenge. La scoperta “straordinaria”, a detta dei ricercatori, che aprirebbe una nuova pagina dell’archeologia inglese è avvenuta nell’Inghilterra centrale, nei pressi della località Durrington Walls.

L’annuncio arriva dal British Science Festival dell’università di Bradford, nello Yorkshire. Secondo gli archeologi, proprio come a Stonehenge, i complessi di menhir (le pietre conficcate a mo’ di lapidi megalitiche nel terreno) venivano usati per cerimonie pagane. La costruzione risalirebbe al Neolitico, ma pare che anche i Celti usassero queste strutture attribuendovi un valore sacro.

Secondo alcuni studi, i Celti, o addirittura popolazioni antecedenti, utilizzavano queste strutture per pregare e per commettere sacrifici sulla cosiddetta “altar stone“, la pietra usata come altare sacrificale. Il mistero di questi cromlech, ovvero le strutture circolari di dolmen (due pietre verticali e una orizzontale come architrave) e di menhir (le singole pietre conficcate nel terreno), sarebbe dunque legato ai riti paganeggianti.

Queste cerimonie avrebbero rappresentato un anello di congiunzione fra il mondo dei morti e quello dei vivi. A rafforzare questa teoria è anche la valenza mistica che i Celti assegnavano al colore blu. In origine, alcune delle pietre di Stonehenge erano blu e venivano trasportate dal Galles per mezzo dei fiumi. Il blu rappresentava per i Celti la purificazione e il passaggio fra la vita e la morte: blu sono il cielo e l’acqua e lo era anche il drappo con cui venivano avvolti i defunti. Secondo altri archeologi, la particolare struttura di un cromlech sarebbe in qualche modo legata al Sole o a dei rudimentali studi astronomici effettuati dalle antiche popolazioni.

La nuova struttura conterebbe più di 90 megaliti alti oltre quattro metri e sono stati scoperti attraverso dei radar trainati da quad. La Bbc, che ha annunciato la scoperta, ha rivelato che le pietre erano nascoste sotto terra per meno di un metro.

Il nuovo sito risulterebbe essere anche il più antico dell’Inghilterra. Tuttavia, gli archeologi si sono chiesti se questi megaliti facessero parte di Stonehenge o se questo fosse un sito totalmente differente, vista la vicinanza di circa soli 8 chilometri e mezzo  (5,4 miglia).

Per riuscire a mappare l’intera area a computer, è stato necessario un progetto durato ben un lustro e ancora adesso sono in corso gli accertamenti che porterebbero confermare tutte le ipotesi sul nuovo sito archologico.