Ricordando Chester Bennington: “This is not the end”

Non può mai essere la fine quando lasci un tracciato indelebile nel tuo cammino. Chester Bennington da qualche settimana ci ha lasciato, e il mondo della musica dopo anche la morte di Chris Cornell sta vivendo un momento triste e particolare, ma al tempo stesso un momento d’unione.

Il cantante dei Linkin Park ha lasciato un vuoto forse incolmabile nel mondo dell’hard rock, un vuoto che fa riflettere se si pensi ad alcuni “magari” richiami d’aiuto nelle canzoni della band. C’è sempre stata rabbia e tristezza nella voce di uno dei cantanti più apprezzati dal panorama mondiale da almeno diciassette anni a questa parte. Tantissimi già i tributi e concerti dedicati al grande artista scomparso lo scorso 20 luglio, e alla quale è stato sempre menzionato il suo grande amico Chris Cornell. I tormenti di questi due grandi della musica li hanno portati a farla finita, chi per uno chi per un’altra ragione. Ma cosa ha lasciato Chester Bennington in questi anni? Che cosa avrebbe potuto ancora darci? Facile rispondere alla prima domanda: molto, moltissimo. Mentre al secondo quesito, probabilmente la risposta è un secco “poco”. La voce dei Linkin Park aveva perso qualcosa dentro, un equilibrio che non aveva mai del tutto trovato, ma perso definitivamente con la morte del suo migliore amico Chris.

“No! Non posso andare avanti!” Avrà pensato Chester e deludendo milioni di fan l’ha fatta finita, proprio il giorno in cui il suo amato Chris avrebbe compiuto 53 anni. Ma non è finita, e non può essere altrimenti… Parafrasando uno dei pezzi migliori dei Linkin Park: “This is not the end”. Questo ragazzo ha dato tutto quello che aveva al rock, alla musica e resterà nella storia per la qualità di progetti come gli immortali Meteora e Hybrid Theory. Senza dimenticare che la sua voce per anni è stata ascoltata da milioni di naviganti del tubo, in quanto il mix di In The End nell’episodio di Dragon Ball Z tra Gohan e Cell è stato per anni il video più visto nella storia di Youtube.

La storia, Chester Bennington l’ha scritta e un finale atroce non può cancellare un passato e un lascito di primissimo livello. Non sarà mai The End!