“Pompei per tutti”: 3km di scavi archeologici accessibili ai disabili

Alla vigilia della Giornata europea per i diritti delle persone disabili, che si è tenuta lo scorso 3 dicembre, è stato inaugurato “Pompei per tutti”, un progetto per rendere il celebre scavo campano accessibile a tutti, per chi soffre di disabilità motorie ma anche di mamme con i passeggini, di anziani, di ipovedenti e non vedenti. A tagliare il nastro il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

Si tratta di 3km percorribili in tutta sicurezza, che fa di Pompei il più grande itinerario per disabili in un’area archeologica in Italia. Il percorso senza barriere architettoniche ha inizio dall’ingresso di Porta Marina e accompagna i turisti fino all’anfiteatro, sulla via dell’ abbondanza, dando accesso ad alcuni dei palazzi più importanti di tutto il sito, come la Casa della Venere in Conchiglia o a quelle di Octavius Quartio o quella dell’Efebo, del Criptoportico e del Sacerdos Amandus; prosegue poi con l‘Orto dei fuggiaschi e la Casa del Fauno e dei Dioscuri, fino alla via di Mercurio. Il percorso arriva poi  anche al Foro, con ampia parte del porticato percorribile, alla Basilica e al Tempio di Venere.

Da oggi sarà possibile muoversi dentro la città romana superando dislivelli e marciapiedi grazie a un nuovo sentiero realizzato sui marciapiedi e in aree scoperte grazie all’installazione di pedane in acciaio removibili, che si adattano alla forma della strada e ne riempiono i solchi, rendendo piano e agevole il passaggio. Dal 2 Dicembre 2016 quindi l’area è diventata uno dei luoghi dove tutti, ma davvero tutti possono entrare.

Un’impresa mastodontica se si considera la fragilità del sito archeologico, ma soprattutto una vera e proprio rivoluzione civile portata nell’ambito del Grande Progetto Pompei (GPP) che ha portato la Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia e la Direzione Generale di Progetto a promuovere e realizzare diversi interventi e attività per facilitare e ampliare l’accessibilità al sito. Rendere possibile l’accesso a un luogo come questo contribuisce a diffondere la curiosità e la voglia di riscoprire la storia del nostro Paese in prima persona e non solo tramite i documentari in televisione.