“Più affetto, meno tasse”: la campagna per incoraggiare l’adozione dei cani randagi

L’estate è la stagione delle vacanze, del mare, del relax, del divertimento. Purtroppo, però, è anche la stagione in cui molti, sempre troppi, animali domestici vengono abbandonati da padroni senza scrupoli e privi di cuore. Le punte massime di animali abbandonati, infatti, si registrano nel periodo estivo (25-30%), quando la partenza per le vacanze pone il problema della presenza di un quattro zampe.

Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti. Solo alcuni di questi riescono a salvarsi, ospiti di canili e strutture idonee che si prendono cura di questi sfortunati animaletti. Il dato complessivo dei cani ospitati nei canili si aggira intorno ai 200 mila animali. Davvero troppi. Per cercare di risolvere questo problema, da Roccastrada, provincia di Grosseto, ecco un’importante iniziativa.

Si chiama “Più affetto, meno tasse” ed è la campagna organizzata dal Comune toscano insieme alla sezione di Grosseto della Lega nazionale difesa del cane e all’Associazione volontari Ribolla animali indifesi (Avrai), volta ad incoraggiare  l’adozione degli ospiti randagi del canile comunale. L’incentivo è di tutto rispetto, ed è destinato ad attirare l’attenzione anche dei non animalisti: una riduzione del Tari, la tassa sui rifiuti, tra il 50 e il 70 per cento dell’importo totale. Per un tetto assoluto di sconto di 500 euro a persona. “Il nostro Comune ha voluto investire risorse su questa iniziativa puntando a unire il benessere degli animali con una riduzione dei costi del randagismo a carico della comunità. L’obiettivo primario è quello di diminuire le spese di gestione del canile comunale, che attualmente ospita ed assiste 75 amici a quattro zampe, destinando le risorse ad altri interventi. E allo stesso tempo migliorando la vita degli animali” spiega il sindaco di Roccastrada Francesco Limatola.

La campagna contempla l’abbattimento del 70 per cento del tributo Tari per le adozioni dei cani alloggiati nel canile da almeno tre anni, e del 50 per cento di quelli in custodia nella struttura pubblica da almeno tre mesi e fino a un massimo di tre anni. L’agevolazione fiscale resta attiva vita natural durante dell’animale, ma è soggetta a numerose garanzie e controlli, tutti fissati in un regolamento comunale dedicato. “Il Comune manterrà alta l’attenzione sulle adozioni effettuate, a tutela del cane e al fine di evitare adesioni finalizzate unicamente all’accesso alle agevolazioni fiscali”, continua il sindaco. Occorrerà, per esempio, dichiarare il proprio consenso agli uffici comunali preposti o agli altri soggetti delegati a far visionare il cane anche senza preavviso, mentre ogni anno, non oltre il 31 dicembre, dovrà essere presentato il certificato veterinario di buona salute del cane adottato. La sua mancata presentazione comporterà la perdita del diritto alle agevolazioni Tari per l’anno di riferimento.

I cani potranno essere adottati solo dai cittadini in regola col pagamento dei tributi comunali, e che non abbiamo mai subito condanne per reati contro gli animali. Dalle adozioni sono esclusi i cuccioli con meno di un anno di vita.