Photomath: l’app che risolve le operazioni matematiche con una semplice foto

Anni passati ad avvicinare il termometro all’abat-jour per simulare una febbre, anni passati a scioperare al posto dei prof, a scivolare sotto il banco mentre quel dito malefico scorreva il registro, preghiere a San Crispino, o chi per lui, affinché ci salvasse per un’ultima volta, giurando di tornare a casa a studiare per almeno 8 ore di fila quei dannati problemi di algebra. Ed invece ecco qui che a portata di smartphone, con una semplice fotografia, il tuo peggiore incubo sarà facilmente risolto.

La startup MicroBlink nel 2014 ha lanciato l’app Photomath che ora è una delle piĂą popolari su iTunes. Funziona così: una volta scaricata, è disponibile gratuitamente sia per Android che per IOS, hai la possibilitĂ  di accedere alla guida all’uso, che ti spiega come inquadrare l’operazione di calcolo che questa meravigliosa app risolverĂ  per te. Invita inoltre ad utilizzare una bella calligrafia perchĂ© la nuova estensione permette il riconoscimento di questa e non solo dei caratteri stampati. Photomath si collega alla fotocamera, nel display appare una selezione rettangolare che una volta individuata la formula, leggendola come un QR code, tradurrà in soluzione. Si ha la possibilitĂ  di inserire digitalmente variazioni all’interno dell’operazione appena catturata, ma la vera novitĂ  è rappresentata dalla funzione “Passaggi” che ti permetterĂ  di visionare tutti gli step che hanno portato a quella determinata soluzione accompagnati da una didascalia di spiegazione.

Non che Photomath si voglia sostituire all’insegnamento in aula, spiega a TechCrunch Damir Sabol, Ceo dell’app, continuando: “Non siamo una societĂ  che si occupa di educazione. Stiamo promuovendo la nostra tecnologia machine vision”. La mission di MicroBlink resta sempre, infatti, quella di valorizzare le sue app di riconoscimento del testo.

Limiti: l’app non può risolvere problemi descritti a parole e non contenenti numeri; e non potrĂ  neppure risolvere un’operazione salvata nella galleria e quindi non fotografata sul momento. Tra le recensioni gli utenti suggeriscono inoltre aggiornamenti ulteriori legati agli integrali, le equazioni letterali e le parentesi graffe.

Cose che tutti avremmo notato, in effetti. Tra un radicale, una radice quadrata e qualche calcolo dei limiti valuterei quest’app in questo modo:

x – (2/3 + 1/6) = 1/3 + (2/7 – 1/2) / 4/3 

No, non ho idea di quale sia il risultato, ma Photomath si.

Aurora Erbì