Ecco perché il sogno del Leicester ha appassionato davvero tutti

Il Leicester City Football club è una società calcistica inglese, fondata nel 1884, di cui probabilmente -fatta eccezione per i veri appassionati, anzi ossessionati del calcio- nessuno aveva mai sentito parlare. Questo fino all’inizio della stagione 2015-2016, quando i Foxes -questo è il soprannome della squadra, che riporta appunto una volpe nello stemma- hanno conquistato il primo posto in classifica per non abbandonarlo più. Gran parte del merito di questo risultato dev’essere sicuramente riconosciuto, oltre che all’intera squadra e al fenomenale Vardy, all’allenatore Claudio Ranieri, vero orgoglio italiano.

A Natale il Leicester aveva già conquistato un primato, guadagnandosi un posto nella storia del calcio: era la prima squadra ad essere prima in classifica esattamente un anno dopo essere stata ultima. Solo la primavera precedente, infatti, il team lottava per salvarsi dalla retrocessione.
Insomma, questa squadra dal patron thailandese con nome impronunciabile (Srivaddhanaprabha n.d.r.) e formata da giocatori su cui nessuno avrebbe scommesso, come l’attaccante Jamie Vardy che fino a tre stagioni prima giocava nell’ottava serie inglese con la squadra delle acciaierie British Steels o Ryad Mahrez che quattro anni fa giocava in un campionato amatoriale francese, a tre giornate dalla fine della stagione è in testa con 76 punti (+ 7 dal Tottenham) e rischia davvero di aggiudicarsi la vittoria.

Si tratta di una storia a tratti surreale ed incredibile, una piccola squadra di provincia che travolge alcuni dei più famosi e ricchi club del mondo; ed è proprio per questo che ha attirato l’attenzione di tutti, anche di coloro che di calcio si interessano poco o niente.
È la storia di una rivincita: di un allenatore, sulle cui spalle pesava una pessima figura con la nazionale greca nelle qualificazioni per gli europei e che si era guadagnato, in Inghilterra, il soprannome “The Tinkerman”, per la sua fama di persona indecisa e poco risoluta; di un giocatore come Vardy, simbolo di questa impresa, che solo nove anni fa era costretto a portare una cavigliera elettronica e a rispettare un severo coprifuoco dopo alcuni guai con la giustizia, che fino al 2010 si manteneva lavorando come operaio e che adesso è il terzo marcatore di uno dei campionati più prestigiosi del mondo, dopo aver realizzato alcuni goal assolutamente spettacolari; di una squadra, che sta dimostrando che, pur non avendo budget stellari come quelli di cui dispongono i più rinomati club della Premiere League, è possibile compiere grandi cose, lavorando di squadra e mettendoci tanta passione; ma soprattutto è la rivincita del calcio, del calcio pulito, quello onesto, fatto dal sudore della fronte, dall’impegno e dalla costanza, dai sogni e dalla passione. È la rivincita di quel calcio che fa trepidare, piangere ed esultare rispetto ad uno sport che sembra ormai caratterizzato solo da smania di denaro, violenza e mancanza di rispetto.

Ecco perché tutti, anche i più scettici e quelli che proprio il calcio non se lo sono mai filato, ora guardano con sorpresa e speranza a questa squadra umile che sembra destinata a compiere un’enorme impresa. Ecco perché forse anche le fidanzate annoiate potrebbero ritrovarsi trepidanti di fronte alla prossima giornata di campionato, quando i Foxes saranno ad un passo dalla realizzazione di un sogno che è diventato ormai di ognuno di noi. 
Certo, ciascuno ha la propria squadra del cuore, ma da tutto il mondo (o quasi) guardano all’Inghilterra con un po’ di speranza, perché è proprio questo che il “fenomeno Leicester” ha portato con sé: speranza di farcela per coloro che credono in un sogno apparentemente irraggiungibile, speranza di riscatto per tutti quelli che lavorano sodo ogni giorno confidando in un futuro migliore, speranza di rivincita dopo fallimenti che sembrano irreparabili.

during the Premier League match between Leicester City and Swansea City at The King Power Stadium on August 27, 2016 in Leicester, England.

Insomma, forse il Leicester porterà a casa questa vittoria o forse non riuscirà nell’impresa, quello che conta è che ha dimostrato quanto può essere spettacolare il calcio, anche a tutti coloro che l’hanno sempre liquidato come “undici idioti che corrono dietro ad un pallone”.

Beatrice Anfossi