OVO: apre il nuovo ristorante di Carlo Cracco

Bollito” , “buono solo per la TV” e simili sono tra gli aggettivi che sono stati affibbiati allo Chef Carlo Cracco negli ultimi tempi per la sua presenza in pubblicità e programmi di cucina. Niente di più di sbagliato!
Carlo Cracco è uno Chef con la C maiuscola  ed  un maestro della cucina italiana.
Lo chef risponde a chi lo definiva come detto sopra, con l’apertura di un nuovo ristorante niente poco di meno che in Russia. Si chiama OVO il neonato ristorante moscovita inaugurato pochi giorni fa dallo chef veneto.

Il nome si ispira chiaramente all’ingrediente preferito dello stesso Chef Cracco, l’uovo appunto,  e si tratta di un progetto che vuole puntare tutto sui prodotti della cucina italiana, evitando però compromessi per avvicinarsi ai gusti del paese ospitante. Infatti come riferisce lo stesso Cracco a Paolo Vizzari, su Reporter Gourmet «Il pubblico russo è difficile da accontentare, perché poco avvezzo alla nostra cucina e capace di richieste quasi impossibili, ma mi ero già trovato alle prese con loro quando feci una consulenza al ristorante dell’Hotel Lux Lucis di Forte dei Marmi, e una volta capito il giusto modo di pensare è bello anche sorprendere l’aspettativa un po’ monotona che hanno del cibo italiano». All’interno del Lotte Hotel, 5 stelle (che fino all’anno scorso ospitava il ristorante di un altro grande come Pierre Gagnaire) si avrà quindi modo di gustare una vera e pura cucina italiana contemporanea e moderna.  Si scommette per tanto sulla cucina contemporanea piuttosto che sui cliché.

La squadra sarà composta da tanti elementi validi. Per quanto riguarda la sala, si presenta ricca di colori ed elegante e sarà gestita da Alessandro Troccoli che alle spalle ha lunghi trascorsi nel locale originale di Cracco, in via Victor Hugo a Milano. A gestire la cucina come Executive Chef sarà Emanuele Pollini, che dopo l’esperienza milanese da Carlo e Camilla in Segheria (sempre di proprietà di Cracco) seguirà lo chef in questa nuova esperienza all’estero.

Tra le prelibatezze proposte troviamo spaghetti con ricci di mare e caffè, dei cannelloni farciti con uno dei migliori ingredienti reperibili in Russia, il granchio reale della Kamchatka, e ultimati con una leggera salsa alla puttanesca. In carta troviamo inoltre tre menù degustazione, tre, cinque e sette piatti rispettivamente a 3100, 4600 e 6400 rubli, circa 45, 70 e 100 euro.  Inoltre, in ossequio alla legge russa, in carta, sotto a ogni voce, è presente il peso e l’apporto calorico. Ad esempio, come riporta Paolo Marchi su Identitàgolose «un superbo Risotto Marinara pesa 170 grammi e con 657 calorie è il primo più leggero. Lo impone la legge russa, così uno sa cosa gli arriva in cambio dei suoi soldi».

Umberto Palazzo