Outsiders: gli artisti dimenticati di Accatino

L’arte ha sempre avuto la capacità di stupirci; di farci conoscere ogni volta nuovi personaggi, nuove tecniche, nuove sensazioni. Chi riesce a far parte della “corona dei beati” dell’arte si guadagna gloria eterna e soprattutto continuità nei posteri; la sicurezza di non essere dimenticati.

Ma nessuno invece ha mai pensato a quei poveri artisti che, pur impegnandosi intensamente, non sono mai riusciti ad imporre il loro credo artistico, o per lo meno a farsi lontanamente ricordare?
La storia dell’arte è piena di personaggi simili; di meteore la cui luce non è durata più di un qualche breve periodo, la cui individualità non è stata compresa – o peggio – mal interpretata.

Oggi, grazie al progetto editoriale concretizzatosi nel volume “Outsiders” (Giunti editore), trentacinque personalità del Novecento potranno ricevere la fama che si meritano. Il progetto è stato realizzato da un altro outsider della storia dell’arte come Alfredo Accatino, creativo italiano con alle spalle una ricca e variegata attività editoriale.

Outsiders è un libro fotografico, scritto come un romanzo, con uno stile diretto, che raccoglie la vita, spesso tragica, di uomini e donne che meritano un posto nell’arte del ‘900.
Racconti – scrive Accatino – che avrei voluto ascoltare, narrati come avrei voluto sentire, che nessuno mi aveva mai raccontato. Basta con i soliti nomi dell’arte, giganti sicuramente, ma sempre e solo quelli, per dare finalmente spazio alla creatività dispersa. In tutte le sue forme“.

E’ così possibile seguire, tra Berlino e New York, le avventure della Baronessa Elsa Von Freutag-Lorighoven, l’inventrice dell’orinatoio di Duchamp. Oppure, come in un giallo, ripercorrere le tracce di Nicholas Kalmakoff, un maestro russo riaffiorato al Mercato delle Pulci di Parigi grazie all’impegno di due collezionisti inventatisi detective. O la vita avventurosa di Amrita Sher – Gil la prima donna-artista indiana – la cui storia fa impallidire Frida Khalo – morta a 27 anni per un aborto clandestino. Infine ci si può commuovere con il toccante profilo di Dick Ket, il “pittore dalle dita a bacchetta”, il cui autoritratto compare nella copertina del libro, così chiamato per la sua grave disfunzione cardiaca.

Svariati sono i nomi di queste affascinanti personalità rimaste per troppo tempo nell’oblio. Tra gli italiani Gino Rossi, un poeta della follia, i cui quadri furono utilizzati per tamponare i pollai delle campagne vicino alla sua casa, o Mario Chiattone, l’architetto che con Sant’Elia disegnò in pochi mesi la città del futuro, prima di annullarsi in una quiete esistenza borghese.

Ogni personalità è una storia, e ogni storia un insegnamento. L’arte è anche e soprattutto questo: è celata in ogni esistenza, in ogni sussulto e in ogni sguardo. Non tutti purtroppo hanno avuto la fortuna di poter trasmettere il proprio credo artistico ai posteri, ma grazie a questo romanzo fotografico che è Outsiders ritorneranno in vita personalità la cui forza artistica lascerà senza parole, e chissà, magari la loro stella tornerà a finalmente a brillare.