Orgoglio e Pregiudizio e l’amore fatto a torta

In occasione della prossima uscita al cinema di Orgoglio e Pregiudizio e Zombie (remake in chiave horror di uno dei romanzi d’amore più letti) noi vogliamo presentarvi la nostra versione culinaria dell’opera.
Ha oltre 200 anni, eppure riesce ancora ad emozionare generazioni di lettori: Orgoglio e Pregiudizio è il romanzo più celebre di Jane Austen, che ci racconta di come i sentimenti dei giovani nel XIX secolo fossero spesso ostacolati, soprattutto se essi appartenevano a classi sociali differenti, dall’orgoglio delle classi più alte e/o dal pregiudizio di quelle inferiori. Tema spesso attuale, mettendo ovviamente da parte merletti, carrozze e fronzoli vari tipici dell’epoca; e poi, diciamolo, quale ragazza che abbia letto Orgoglio e Pregiudizio non si è innamorata del tenebroso, affascinante ed altezzoso (indisponente, a tratti odioso… ok, basta) signor Darcy?

Protagonisti del romanzo sono i membri della famiglia Bennet, i coniugi Bennet e le loro cinque figlie Jane, Elizabeth (per gli amici Lizzy), Mary, Catherine (detta anche Kitty) e Lydia. L’obiettivo della signora Bennet è quello di vedere sposata almeno una delle sue figlie il prima possibile. Quando un ricco scapolo, il signor Bingley, si trasferisce nelle vicinanze, la signora Bennet freme affinché le figlie gli vengano presentate quanto prima per poter combinare un matrimonio tra questi ed una di esse. Le ragazze incontrano Bingley durante un ballo, dove finalmente possono essere oggetto dell’ammirazione del giovane. Il signor Bingley è giunto a Netherfield in compagnia del suo più caro amico, il signor Darcy. Bingley, cortese e socievole, si attira subito le simpatie della compagnia, mostrando inoltre immediatamente grande ammirazione per Jane. Al contrario, Darcy rimane in disparte, si rifiuta di ballare con le signorine che non conosce e non mostra alcun interesse nel voler coltivare amicizie con membri della compagnia.
Durante il ballo, Darcy definisce Lizzy “appena passabile, ma non abbastanza bella da tentarmi“. Elizabeth lo sente e, pur mostrando ironia per l’accaduto, lo prende in antipatia. Il signor Bingley e Jane, invece, ballano tutta la sera. Questo non passa inosservato e la gente inizia a dare per certo il loro matrimonio, anche se poco dopo comunica a Jane la sua intenzione di tornare a Londra ed Elizabeth inizia a sospettare che sia stato allontanato da Darcy e dalle sorelle di Bingley, poiché non ritengono Jane abbastanza altolocata da sposare il gentiluomo. Lizzy, dal canto suo, è costretta a far fronte alla corte di un cugino, futuro erede della residenza dei Bennet, prontamente rifiutato perché è intenzione della protagonista sposare l’uomo di cui sarà innamorata, oppure rimanere zitella.
Costui sposerà allora Charlotte, la migliore amica di Elizabeth che, mentre si trova in visita ai due, riceve la proposta di matrimonio di Darcy, scopertosi innamorato di lei; tuttavia, Elizabeth rifiuta tale proposta dopo aver scoperto che è stato proprio Darcy ad allontanare Bingley da sua sorella Jane. Una lettera di Darcy prima, ed una serie di eventi poi, le faranno però scoprire il vero animo dell’uomo, di cui inizia ad innamorarsi.

I sentimenti, e l’amore fra tutti, sono i veri protagonisti dei balli, delle passeggiate, delle visite e degli scambi epistolari di questo romanzo, fra pizzi, sottane e tè sorseggiato. E qual è il dolce che, per golosità e colori, più richiama alla mente la passione degli innamorati?
La Red Velvet Cake, ovviamente! Questa torta, oggi, negli USA, è il dolce per antonomasia di San Valentino e dei matrimoni, ma rintracciarne le origini è talmente difficile che si va a finire sempre fra improbabili leggende. C’è, infatti, chi vuole la sua diffusione a causa di una donna che, per vendicarsi del pasticcere che prima le aveva regalato la vicenda e poi l’aveva costretta a pagarla profumatamente, iniziò a distribuire sugli autobus di New York dei cartoncini che riportavano i segreti del pasticcere svelando a più persone possibile la ricetta del dolce. Un’altra leggenda, invece, narra della moglie di un soldato americano che, alla fine degli anni ’50, preparò la torta per il compleanno di suo marito, passando poi la ricetta alle mogli dei commilitoni di lui.

La leggenda che più risponde alla storia della nascita del dolce, invece, ha poco a che fare con i sentimenti: pare che negli anni ’20 un pasticcere particolarmente devoto volesse preparare una torta che rappresentasse il contrasto tra il Bene e il Male, in modo da spingere chi l’avesse mangiata ad una sorta di meditazione sul tema. Scelse così una glassa candida come un giglio e la stese ad abbracciare un cuore rosso intenso come il diavolo, perché fin dal primo taglio si creasse subito nell’animo dei commensali, anche inconsapevolmente, un fortissimo impatto emotivo.Stanchi di tutto questo romanticismo, torniamo al remake horror Orgoglio e Pregiudizio e Zombie: anche in questo caso, il dolce che potete preparare è una Red Velvet Cake, ma in una forma un po’ più singolare…
…perlomeno, in caso di attacco zombie, potreste creare un ottimo diversivo per tenerli a bada mentre cercate qualcosa per staccargli la testa!

Emilia Granito