Notre Dame Du Rugby – In Francia esiste una chiesa dedicata al rugby

Dal volto allungato, non casualmente ovale, colorata e accorata, stringente tra le mani il suo tenero pargolo, che gioca con una… palla: a Saint-Savin-Larrivière, nel sud-ovest della Francia, venerano una Nostra Signora particolare, la Notre Dame du Rugby.

La Dame si trova all’interno di una piccola cappella, oggi nota in tutto il mondo, fondata nel 1964 in seguito ad un incidente d’auto che causò la morte di tre giocatori della squadra locale di rugby. Fu da quel momento, infatti, che padre Michel Devert pensò di ideare un luogo tramite il quale poter ricordare i giocatori defunti e al contempo pregare per quelli in vita.  Nel 1967, data della sua apertura, riuscì inoltre ad ottenere dalle autorità locali il permesso di tener messa nella cappella tutti i lunedì di Pasqua.

Meta di numerosissimi turisti e appassionati dello sport inglese più amato al mondo, la cappella rimane ancora, a distanza di cinquant’anni, un luogo dalla profonda sacralità, tuttavia, non più solo religiosa. Della serie “aiutati che Dio t’aiuta”, in un’epoca in cui la fede tradizionale non ha più posto, la fede sportiva eleva i suoi templi!

All’interno della cappella, in cui spesso i tifosi locali si rifugiano per propiziare gli esiti dei match in corso, appassionati di rugby giungono dai più disparati paesi per ricordare famosi giocatori, attraverso gli svariati cimeli esposti: maglie firmate, stivali d’epoca, poster di squadre famose, palloni, foto, e chi più ne ha più ne metta. Il tutto contornato da pavimenti in pietra, statue sacre e altari a lume di candela.

«Effettivamente, –  commenta Jean-Marie padre di uno dei ragazzi tristemente scomparso –  il rugby è uno sport duro, in cui si combatte. Di solito si porta rispetto all’avversario. C’è solidarietà, spirito di gruppo. Tutte cose che vanno tenute in considerazione e ricordate in preghiera, fanno parte della fede».

Ciò ci porta dunque a pensare (ebbene si, le strade del Signore sono davvero infinite ma giungono sempre in meta) che God is in everything even in a ball!

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Martina Toscano