Nasce Polygree, il portale che smaschera le bufale

Quante volte vi è capitato di leggere un’informazione sul web o sui vari social chiedendovi se fosse effettivamente vera, o se magari eravate inciampati in una qualche bufala? Niente paura, se siete arrivati ad interrogarvi a tal punto da effettuare delle ulteriori ricerche o approfondimenti per documentarvi, allora sarete sicuramente interessati a quello che stiamo per raccontarvi. Da qualche mese infatti ha preso vita Polygree, il social network realizzato dall’omonima startup di Perugia, con l’obiettivo di dare una risposta ai vostri dubbi. L’idea nasce dall’intento di valutare scientificamente tutto ciò che circola negli oscuri abissi della rete, dai contenuti di pubblicità a comunicati stampa, da dichiarazioni a notizie varie e così via. Il funzionamento è semplicissimo, basterà entrare nel sito e segnalare un’informazione per chiederne la relativa verifica. A questo punto la notizia sarà accessibile a chiunque e verrà valutata dalla community e da un apposito team di esperti in materia che ne determineranno l’attendibilità o meno, distinguendo in maniera chiara ed obiettiva il vero dal falso. Il progetto, che in realtà nasce nel 2014 per poi diventare spin-off accademico dell’Università degli Studi di Perugia nel marzo 2016 e da qualche mese disponibile in versione beta, è stato realizzato da ben nove soci, tra cui 6 accademici e tre informatici. L’obiettivo è quello di diventare il leader nazionale nel settore del rating di attendibilità e certificazione delle informazioni destinate al pubblico tuttavia, spiegano gli sviluppatori, gli algoritmi vanno affinati, il debugging completato e nuove funzioni implementate. Entro l’anno è previsto il rilascio nazionale di una prima versione stabile e nel corso del 2017 della relativa app per Android e iOS. Se tante sono state  le richieste da parte di utenti riguardanti informazioni che sono state poi adeguatamente valutate, ora lo step successivo sarà quello di proporsi alle aziende che, per verificare la concorrenza o anche per garantire l’autenticità dei loro prodotti, potranno rivolgersi al portale per chiedere un’apposita certificazione.

In quella che potremmo definire una società che naviga nell’incertezza, facendo del web il suo fedele compagno, pare però che il problema vada di gran lunga oltre questa portata. Perché è vero sì che, tutte o la maggior parte, delle informazioni di cui disponiamo ogni giorno provengono dall’universo della rete, ma è altrettanto vero che molto spesso si preferisce dar senso e forma alla realtà che ci circonda attraverso quelle conoscenze di cui già disponiamo, arroccandoci sempre più sulla nostra opinione e rifiutando qualsiasi tipo di confronto o contraddizione. Sarà un fatto di natura umana o semplicemente la scelta di non complicarsi troppo la vita e di optare per quello che risulterebbe più comodo, ammesso che poi si riveli effettivamente come tale.

Erminia Lorito