Monterotondo Scalo: un murales di Millo per “Il Cantiere” dei giovani

Ogni città ha la sua periferia, fatta di palazzi alti e grigi. Ma la periferia in cui vi portiamo oggi è diventata cuore pulsante della vita di un quartiere, piena di colori ed immagini capaci di scuotere e stupire.

Siamo a Monterotondo Scalo, area di periferia a pochi chilometri da Roma. Proprio qui, Francesco Camillo Giorgino, alias Millo, è stato chiamato per la realizzazione di un’enorme murales all’esterno del centro di aggregazione giovanile “Il Cantiere” gestito dalla Cooperativa Sociale Folias, giunto al ventesimo anniversario di attività. “Vogliamo festeggiare i nostri 20 anni di attività con un gesto simbolico per dire che la cooperazione sociale deve fare questo, ovvero ripensare le città. Il nostro vuole essere infatti un progetto di rigenerazione urbana che rimetta mano alla bruttura delle case popolari con un esercizio di bellezza”, spiega Salvatore Costantino, presidente della cooperativa.

Millo, classe 1979, è partito dalla città natale di Mesagne e negli anni si è fatto conoscere nella scena della street art, diventato un’artista internazionale. Roma, Milano, Londra, Parigi e Rio de Janeiro sono solo alcune della città dove è possibile ammirare i suoi lavori, caratterizzati da un uso sapiente del bianco e del nero, attraverso linee intricate che creano città immaginarie. E’ proprio al suo stile, così vicino alle nuove generazioni, che si appella la cooperativa romana. I destinatari dell’enorme murales, infatti, saranno soprattutto i giovani del territorio, quelli di cui il centro si è sempre occupato offrendo loro attività di formazione, cultura, intrattenimento, avviamento al lavoro, e sperimentazione della propria creatività e del proprio talento.

Portare la street art, l’arte e la bellezza, al pari delle grandi capitali europee, in un’area popolare e periferica come quella dello Scalo, significa anche restituire dignità e vivacità al quartiere e ai suoi abitanti, permettendo soprattutto ai ragazzi di allargare i propri orizzonti, scoprire mondi diversi, essere orgogliosi del luogo in cui vivono e chissà, magari anche prendersene cura“, continua Costantino.

Una grande iniziativa per un’area popolare da sempre povera di servizi e opportunità, ma che ora si appresta a rinascere, con una ristrutturazione finanziata in gran parte attraverso un crowdfunding e il lavoro di Millo che ha raccolto attorno a sé tutta la cittadinanza.