Il “miracolo” del caffè verde

Ogni anno ne sentiamo di cotte e di crude per quanto riguarda rimedi, naturali e non, per perdere peso, per sentirsi meglio, per acquisire energie, per rimanere in salute, e chi più ne ha più ne metta.
Sembra proprio che la mentalità umana si stia soffermando sempre di più su cosa può o non può fare bene al proprio organismo e quali siano i possibili accorgimenti da usare per riuscire a dare il 100% quando in realtà si sarebbe disposti solo a stare sotto le coperte e a dormire per tutto il giorno.
Data la fine imminente delle vacanze natalizie, crediamo sia doveroso riprendere la carica in qualsiasi maniera e quindi che ne dite di ricominciare alla grande con piccoli consigli?
A tal proposito da qualche tempo a questa parte è nata la mania del CAFFÈ VERDE, ma esattamente questo frutto (che pare essere miracoloso) cos’è?

Il prodotto deriva originariamente dalla pianta di caffè Arabica. Il frutto di questa pianta sono piccole bacche sferiche e verdi, che poi dopo essere maturate, raccolte e tostate, diventeranno il comune caffè che ognuno di noi beve dopo pranzo o a colazione per affrontare un’ altra estenuante giornata.
Questi chicchi vengono lavorati e tostati anche per renderne più piacevole l’odore e il sapore. Il caffè verde naturale, invece, è molto più amaro di quello tostato, anche se d’altro canto i chicchi di caffè non maturi contengono molta meno caffeina rispetto a quelli lavorati.
La ragione per cui il caffè verde è diventato oggi così famoso, è perché viene utilizzato quando non è ancora maturo e quindi contiene livelli molto alti di acido clorogenico che è il suo ingrediente principale.
Praticamente, il caffè verde viene usato perché contiene in maniera accentuata le buone proprietà del caffè tostato, senza avere però quelle “passive” per l’uomo.

LAVORAZIONE
Il caffè verde crudo si ottiene per infusione dei semi macinati e non torrefatti di Coffea (C. arabica L., C. robusta Linden, C. liberica Hiern ecc.), una pianta appartenente alla famiglia delle Rubiacee.
La specie di Coffea considerata “più importante” (per le rispettive caratteristiche organolettiche e gustative), dalla quale si ottiene il miglior caffè verde crudo, è la C. arabica, che oggi è arrivata al 85% della produzione mondiale; questa pianta, è originaria del sud-Etiopia e del centro-Africa ma viene coltivata in Arabia, India, centro-America, Antille e sud-America. Servono temperature miti perché questi arbusti prosperano al meglio con temperature fra i 15 ed i 25°C.
Il fiore è bianco e molto profumato. I frutti sono delle piccole bacche rosse che, appese ai rami, formano dei grappoli all’interno delle quali sono contenuti due semi: i chicchi di caffè.
La tostatura è un procedimento che utilizza alte temperature per cuocere i chicchi e renderli utilizzabili per produrre l’infuso, che poi verrà trasformato nel comune caffè che noi conosciamo, anche se in questo modo molte delle sostanze nutritive dei semi vengono perse.
Ad ogni modo, i semi raccolti vengono stipati dentro grandi cassone e, previa lavorazione al naturale, che implica un lavaggio e una sterilizzazione adeguata per scongiurare qualsiasi batterio o muffa possibilmente presenti ma non visibili ad occhio nudo, i chicchi infine vengono inseriti all’interno di apposite macine che ne manterranno le proprietà.       I chicchi verdi che normalmente troviamo in commercio possono essere assunti sotto qualsiasi forma e rivenduti in qualsiasi erboristeria o attraverso gli e-commerce specializzati. E’ possibile infatti ritrovarli come pillole da ingerire di prima mattina, per auto-aiutarci ad affrontare una lunga giornata, oppure polverizzati ed imbustati per farne delle ottime tisane, o ancora è possibile inserirli in diverse ricette dolciarie per rendere più sfiziosa qualsiasi merenda.

LE PROPRIETÀ NASCOSTE DEL CAFFÈ
Il responsabile di molti di questi preziosi chicchi è appunto l’acido clorogenico (presente in alte concentrazioni prima della tostatura mentre quasi assente in seguito). Questa sostanza è un potente antiossidante che è in grado di provocare dei cambiamenti metabolici nel fegato. Il livello di glucosio nel sangue è appunto regolato da quest’organo e l’acido clorogenico fa in modo di ridurre la quantità di zuccheri rilasciati in circolo. L’effetto si può notare non solamente nell’abbassamento della glicemia, ma in molti altri apparati: ad esempio si assiste a una regolazione del sistema endocrino, a un miglior funzionamento del sistema nervoso e immunitario e a una maggiore protezione del sistema cardiocircolatorio.
Questo è solo la prima delle innumerevoli proprietà del caffè verde. Inoltre, infatti, è possibile trovare altri tipi di antiossidanti che con la loro azione proteggono l’organismo dai radicali liberi; inoltre le fibre alimentari presenti naturalmente nei semi rimangono in alte concentrazioni, favorendo quindi la digestione e il passaggio del cibo attraverso l’apparato digerente; ed infine il contenuto di caffeina che, a parità di massa, è almeno trenta volte minore rispetto a quello presente nel caffè tostato.

MA QUINDI IL CAFFÈ VERDE AIUTA L’ORGANISMO UMANO?

Come ogni cosa, purtroppo, spesso e volentieri viene travisata. Purtroppo infatti del caffè verde sono più le qualità non presenti che vengono menzionate che non quelle presenti: come al solito tutti parlano ma nessuno in realtà si informa.
Questo caffè è diventato così famoso soprattutto per le sue “magiche” proprietà dimagranti. Magiche perché in realtà non esistono casi concreti che questa associazione sia giustificata.
Ma allora cosa c’è di vero? Niente. L’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (Efsa), infatti, ha esaminato i dati sul caffè verde e sul suo ruolo nel controllo del peso, e non li ha ritenuti validi per dimostrare l’efficacia del caffè verde nella perdita del peso.
Bufale su bufale quindi!

Non lasciamoci ingannare quindi, non è sempre oro quel che luccica.
O per meglio dire, questo si che può essere oro per l’organismo umano, ma di sicuro non compie miracoli; per quelli c’è bisogno di tanta determinazione, sport e una vita salutare!

RICETTA

Per chi comunque fosse curioso di assaggiarlo, vi proponiamo una dolce ricetta da fare a casa e da servire ai vostri amici, magari raccontando loro tutti gli aneddoti appena imparati!

Ricetta presa dal sito capretta rossa

Mini cheesecake al caffè verde

Ingredienti:

– 200gr di cioccolato fondente
– 50gr di riso soffiato
– 400gr di cioccolato bianco
– 30gr di burro
– 130gr di panna fresca
– 4 bustine di caffè verde (+ 4 per la decorazione)

Procedimento:
Sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea, togliere il pentolino dal fuoco ed unire il riso soffiato.
Aiutandosi con degli anelli in acciaio del diametro che preferite, rivestiti di acetato, creare la base della cheesecake premendo il composto ottenuto con un cucchiaio.
Riporre in frigorifero.

Preparare quindi la ganache al cioccolato bianco e caffè verde, portando a bollore la panna fresca con il contenuto di quattro bustine di caffè verde. Non appena la panna avrà raggiunto il bollore spegnere il fuoco e aggiungere il cioccolato bianco spezzettato finemente e il burro. Mescolare fino ad ottenere una crema omogenea.
Versare la crema di cioccolato bianco sopra la base di riso soffiato, cospargere la superficie con la granella di caffè verde e lasciare riposare in frigorifero per 2h.
Decorare a piacere con frutta fresca e fiori commestibili.

Buon Appetito!

Alessia Cavallaro