LoveItaly! Il web finanzia Pompei e i beni artistici italiani

LoveItaly! è la prima piattaforma di crowdfunding on-line che nasce con lo scopo di preservare il patrimonio culturale italiano! L’associazione no profit conta già un’affiliata negli Stati Uniti: “American friends of LoveItaly!“.  Mentre alcune persone preferiscono impiantare nuovi rubinetti antiestetici alle statue Pompei, altre si preoccupano di preservare il nostro patrimonio artistico che ad oggi è il più cospicuo, come documenta l’UNESCO.

LoveItaly! è il progetto che è stato presentato ufficialmente il 20 ottobre a Roma grazie al patrocinio di Lventure Group, una società quotata in borsa attiva nel venture capital, ovvero azienda che si è proposta l’avvio di un’attività previo finanziamento.

L’iniziativa non ha scopo di lucro: l’associazione che gestisce la piattaforma è composta da una trentina di volontari e un comitato scientifico di quattro archeologi ed esperti d’arte che hanno l’incarico di valutare la qualità dei progetti di restauro e la possibilità di avviarli o meno.

La fondazione si è proposta l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere il mantenimento della cultura artistica italiana. Di certo è un’iniziativa con i notevoli risvolti sociali che potrebbe sopperire alla grave penuria dei fondi riservati ai beni culturali. Al momento sono già in corso d’opera due operazioni di crowdfunding, ovvero di finanziamento collettivo: il primo progetto riguarda gli scavi di Pompei, mentre il secondo  la città eterna.

Il restauro del cubicolo 3 della Domus del Centauro di Pompei è stato avviato con la Sovrintendenza archeologica di Pompei e prevederebbe la restaurazione di una camera da letto di una domus romana del II secolo d.C. La quota fissata per la rivalorizzazione è fissata a 53 mila euro.

A Roma, invece, LoveItaly! vuole riqualificare il Tiaso Marino, un sarcofago risalente all’età imperiale. La quota necessaria a questo restauro è pari a 12 000 euro.

La raccolta fondi è già iniziata: LoveItaly! ha intenzione di contattare aziende di grandi dimensioni per cercare di convincerle ad investire notevoli fondi cliccando semplicemente un tastino sullo schermo di un computer! Le donazioni hanno però un termine ultimo e non sono destinate a durare in eterno. Le imprese con cui oggi sono in contatto sono più di una ventina.

“Ci sono 50 milioni di stranieri che amano il nostro Paese e che sicuramente sono disposti a donare un proprio contributo per la conservazione del nostro patrimonio” ha affermato Luigi Capello, amministratore delegato di LoveItaly!.

In campo artistico e culturale, il crowdfunding, in particolare nei paesi anglosassoni, è un meccanismo ormai ben assodato: il British Museum, ad esempio, da anni attinge a risorse private per le restaurazioni.

LoveIitaly! vuole sensibilizzare i privati alla conservazione dei beni culturali: è necessario compiere un duro lavoro in un periodo che, secondo l’amministratore delegato Capello, è ancora poco proficuo per far attecchire un così importante fenomeno su larga scala.

Per ulteriori informazioni, collegatevi al sito di LoveItaly! Aiutiamo(ci) a valorizzare la nostra storia!

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Andrea Colore