L’evoluzione dell’ “All you can eat”

All you can eat! quattro semplici parole che ormai spopolano in quasi tutte le città, abbinate sempre alla cucina orientale (soprattutto cinese e giapponese). La formula è molto semplice, si paga un prezzo fisso, di solito 11 euro a pranzo e 21 a cena, e si ha la possibilità ordinare tutte quello che si vuole fino alla chiusura delle cucine.
Non siamo qua per discutere in merito ai dubbi e critiche che molti espongono verso questa formula, bensì per parlarvi dell’evoluzione dell’ “all you can eat” in Italia, che per la prima volta viene applicato al cibo italiano da parte di ristoranti Italiani con la I maiuscola.

Open Bistrò

Da un idea dello chef stellato Antonello Colonna e della società Che Express (Gruppo Cremonini) arriva Open Bistrò,  il nuovo ristorante di alta gastronomia che è stato inaugurato in questi giorni al Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino. A Fiumicino, come all’ ”Antonello Colonna Open” del Palazzo delle Esposizioni di Roma, lo chef presenta la sua cucina in una offerta a buffet “all you can eat”.

Cristian Biasoni, amministratore delegato di Chef Express, ha sottolineato che « grazie alla collaborazione con Antonello Colonna siamo riusciti a realizzare un ristorante con uno chef di altissimo livello nell’aeroporto di Roma, un locale degno della grande tradizione culinaria italiana. Grazie all’esclusivo menu studiato dallo chef, i viaggiatori possono assaporare piatti e sapori tipici del nostro Paese, interpretati secondo le migliori tendenze contemporanee e resi disponibili a un prezzo sostenibile».

Lo stesso chef Colonna ha poi affermato che «Questo è un luogo capace di offrire un mix di qualità, ospitalità ed accoglienza. Ciò che è stato realizzato qui in aeroporto, è, di fatto, un connubio tra arte, perché la cucina è arte, e cultura», a dimostrazione del connubio tra cucina, arte e cultura all’ interno del ristorante  si trova la Gallery,  dedicata a mostre di fotografia e arte contemporanea. Il primo autore ospitato è il famoso fotografo romano Marco Delogu, autore, editore, curatore di mostre e rassegne artistiche, nonché direttore dell’ Istituto Italiano di Cultura di Londra.  La formula è buffet a prezzo fisso (18 Euro), escluse bevande.

Crotto Quartino

In Valchiavenna, nella provincia di Sondrio, si trova il ristorante Crotto Quartino che da ben 70 anni regala emozioni culinarie in un modo unico gli avventori con salumi, costine, salsicce, polenta taragna e pizzoccheri bianchi della Valchiavenna che, come sottolinea uno dei gestori,  Mauro, «sono diversi da quelli dei cugini Valtellinesi, di grano saraceno e verze, ma di un’altra versione, meno conosciuta, ma altrettanto valida, caratteristica della Valchiavenna, ossia quelli bianchi». Il tutto, ovviamente, accompagnato dal “Vin del Quartin”, il più scelto fra tutti quelli presenti.

I due gestori Mauro e Fabio hanno deciso di inserire soltanto per il venerdì sera la tanto amata formula dell’ all you can eat nel loro ristorante e come recita lo spot nella pagina internet del ristorante, «mangi finché vuoi a 20 € a persona, incluso acqua, vino e caffè, ti rimpinzi come un cotechino».
L’ unica regola presente  e quella di non lasciare cibo nel piatto, altrimenti si paga ciò che avanza. Lo spreco qui non è visto di buon occhio ed i gestori fanno quanto possibile per limitarlo. «Mangiare a volontà è ok, sprecare è peccato!» dicono Fabio e Mauro.