L’Evento – La nuova frontiera del divertimento

Dite addio alle feste e alle serate spensierate, per essere #cool al giorno d’oggi devi partecipare all’evento giusto. Milano è senza dubbio la patria di questo fenomeno; che sia un matrimonio, una cena, per un compleanno o un addio al celibato, bisogna riconoscere che questa moda si è imposta prepotentemente in tutto il mondo, prendendo il posto delle vecchie feste o serate in discoteca. La nuova tendenza non risparmia proprio nessuno, neppure le coppie più avanti con l’età si tirano indietro, le quali spesso decidono di rinnovare le promesse organizzando un bell’evento. Il fenomeno è virale e contagia anche le griffe e le aziende che, per alzare la soglia, sono passate allo Special Event.

Intanto fioccano i manuali, corsi e master per imparare a trasformare una festa in qualcosa di eccezionale. Una professione, quella dell’organizzatore di eventi, fino a poco tempo fa associata alla moda e snobbata dagli intellettuali, che invece conviene prendere sul serio se il New York Times nomina uno dei suoi più acclamati giornalisti economici, Charles Duhigg, vincitore del Pulitzer, Senior editor degli eventi aziendali. Il compito di Duhigg è di lavorare con il colleghi per ampliare le conferenze e promuovere, in collaborazione con il marketing, i grandi temi del giorno con una visione volta al futuro. Bisogna rassegnarsi, insomma, il futuro è combinare alto e basso, e valorizzare la cultura con una buona operazione di marketing, combinata ad una pubblicità idonea per infondere un messaggio positivo.

La figura chiave di tutto questo fenomeno sembra essere, quindi, l’organizzatore di eventi; cerchiamo dunque di capire meglio di cosa si tratta attraverso le parole di Edoardo Guarnera, classe 1988, esperto nel settore degli eventi a Catania e titolare del locale Super Cinema.

Edoardo Guarnera, l’intervistato.

Qualsiasi “festa”, che sia un compleanno o una serata in discoteca, si è trasformata in un evento e quindi, innanzitutto, vorrei capire che cosa significa essere un organizzatore di eventi?
“L’organizzazione di eventi, che siano feste di compleanno, lauree o serate in discoteca, richiede anzitutto la capacità di relazionarsi con le persone, con i loro gusti e le loro esigenze. Musica, location, intrattenimento e servizio bar sono le cose più importanti da non trascurare mai”.

Quando devi organizzare un evento da cosa parti?
“Prima cosa la scelta della location in base all’entità dell’evento stesso; la grandezza del posto deve essere adatta al numero di persone che ci si aspetta di ricevere altrimenti si rischia di stare “troppo stretti” o ” troppo larghi”.

Per essere definito un evento di successo quali caratteristiche deve avere?
“Un evento di successo si riconosce subito. La pista da ballo sempre piena è sintomo del fatto che la gente si stia divertendo e che quindi ci sia stato un giusto mix tra musica e tipologia di persone. Anche la durata dell’evento fa capire quanto le persone abbiano gradito, se un eventi finisce in tarda notte vorrà dire che la gente era tanto divertita da non pensare alla stanchezza e all’orario”.

Com’è nata la tua passione per l’organizzazione di eventi?
“Fin da piccolo approfittavo di ogni partenza dei miei genitori per organizzare feste in casa, ovviamente no profit, anzi ero io a rimetterci di tutto dai mobili e soldi per alcolici. Il tutto semplicemente perché ho sempre avuto l’indole a far divertire i miei amici ed ovviamente a divertirmi di conseguenza, avendo anche la soddisfazione di prendermi i meriti”.

Com’è diventato di fatto il tuo lavoro?
“Prima di diventare maggiorenne cominciai a partecipare a qualche evento in discoteca come pr tanto per non pagare l’ingresso, avere qualche drink omaggio e se andava bene guadagnare qualcosina. Dopo qualche anno di pausa decisi con 4 amici di organizzare una festa in un noto locale, semplicemente perché in quel periodo incombeva la noia, le serate erano tutte uguali e la qualità della musica e della gente scarsa. Quella festa fu un tale successo, anche economico devo essere sincero, che pensai di continuare e decisi che un giorno avrei aperto un locale tutto mio e ci sono riuscito”.

Qual è l’evento più stravagante che hai organizzato?
“La prima cosa che mi viene in mente è il “Buon non capodanno”, il nome dell’evento è di per se stravagante. La data scelta fu il 27 Dicembre, il giorno del mio compleanno, io e un mio amico ci ispirammo alla stravaganza di “Alice nel paese delle meraviglie” per scegliere costumi, allestimenti del locale e spettacoli (ballerini, circensi, ecc..). Storpiando il nome del “Buon non compleanno” che amava festeggiare il Cappellaio matto. Insomma, abbiamo anticipato la festa più stereotipata dell’anno”.

Wow bellissimo! Sicuramente un lavoro che richiede grande creatività…
“Purtroppo non sempre, con la crisi si fa sempre più attenzione a non eccedere nelle spese. La gente non è più disposta a pagare molto per l’ingresso in discoteca o per un drink, di conseguenza il livello degli eventi è diminuito parecchio”.

Insomma, dietro tanto divertimento nulla è casuale; l’organizzatore di eventi è un regista e lo show è il risultato di professionalità e determinazione. Non resta altro che tenersi informarsi, scovare il vestito giusto nell’armadio e accendere i riflettori sul prossimo evento.

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Claudia Ruiz