Amore a primo ascolto: le telecronache fatte da un non-vedente

“Sono nato con tumori su entrambe le retine sarei dovuto sopravvivere solo 4 o 5 mesi e invece ho 35 anni e sto ancora giocando un buon inning”. Sono le parole di un prodigio, testimonianza del fatto che i limiti sono solo mentali e non fisici. E’ la storia di Dean Du Plessis un uomo che lavora per la televisione dello Zimbabwe che ha una storia molto particolare.

L’uomo è cieco, ma la cosa speciale è che per mestiere fa il telecronista. Ora, tutti sanno che per poter fare una telecronaca sportiva è necessario assistere alla partita, di qualunque sport essa sia, per poterne commentare le azioni e tutto ciò che si verifica in campo. Viene da sé che un uomo non vedente è chiaramente impossibilitato a farlo. Ebbene per Dean non è così.

Egli non vede infatti, ma ci sente molto bene, così bene che riesce a capire ciò che sta avvenendo durante ogni partita di cricket,  grazie al suo solo udito.

Un microfono nel terreno di gioco lo aiuta a sentire ogni rumore proveniente dal campo, non solo il tonfo delle palle ma anche quello che dicono i giocatori. “Quando Trescothick colpisce la palla dice sempre ‘run‘, non direbbe mai ‘‘ – spiega citando ad esempio alcuni giocatori di cricket – e invece Andrew Strauss urla ‘Sì, andiamo‘. Così so sempre cosa fanno loro due”.

Dean per ora viene invitato alle partite come secondo commentatore ma lui spera di poter vivere la sua passione a tempo pieno per un grande canale sportivo. Dean non ne sbaglia mai una, ogni partita che commenta è sempre preciso in ogni sua affermazione. Un vero e proprio dono.

redazione