Le Olimpiadi al tempo di Tinder: i profili degli atleti di PyeongChang

E’ iniziato il mese delle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018: a febbraio in Corea del Sud i campioni degli sport invernali si sfideranno infatti per conquistare le medaglie a cinque cerchi più preziose. Tanti, quindi, sono gli atleti in cerca di gloria e vittoria, ma non solo. Sembrerebbe, infatti, che cercano anche l’amore, o meglio il sesso.

Così per Londra 2012, per Rio de Janeiro nel 2016, e più in generale per tutti gli altri eventi che riuniscono atleti professionisti per un periodo di tempo concentrato e intenso dal punto di vista della tensione agonistica, anche a PyeongChang si sta registrando un boom nell’uso di Tinder tra gli atleti. Tutti i profili Tinder degli atleti olimpionici sono stati raccolti in un unico account Instagramtinderpyeongchang. Dagli sciatori agli snowboarder, dalle ballerine sul ghiaccio ai pattinatori di hockey: sull’account finora sono stati pubblicati oltre 40 profili, provenienti da diverse nazioni. Alle Olimpiadi invernali di PyeongChang partecipano 2,925 atleti provenienti da 92 nazioni, di conseguenza il numero è destinato ad aumentare.

Fonte: associazionesportivainternazionale.com

A questo, si aggiunge un altro record. Come ha riportato la rivista statunitense Time, a PyeongChang quest’anno è stato battuto il record di preservativi in circolazione ai Giochi invernali: finora sono infatti stati distribuiti già 110mila profilattici (una media di oltre 37 per ogni atleta) per un valore complessivo pari a circa 75mila euro, gratuitamente a disposizione presso il Villaggio Olimpico.

Tuttavia, questo non è unicum nella storia delle Olimpiadi. I profilattici, infatti, vengono distribuiti tra gli atleti più o meno da sempre, con una certa regolarità, sin dalle Olimpiadi estive di Seul del 1988 (proprio in Corea del sud) quando vennero diffusi, anche simbolicamente, al fine di prevenire la diffusione dell’HIV. Il numero di preservativi distribuiti durante le Olimpiadi è cresciuto sempre di più negli anni, e ai Giochi estivi di Rio ne furono distribuiti oltre 450mila.

Dopotutto è noto ai Giochi olimpionici, così come nelle altre grandi competizioni internazionali sportive, il sesso gioca un ruolo fondamentale. Sesso sì, dunque, ma protetto!