L’amore è nell’aria con Airdates, l’app per flirtare in aereo

Il nuovo travel trend 2017 è il viaggio in solitaria. Spesso si decide di prendere un aereo e allontanarsi  da tutto perché la solitudine permette di entrare in contatto con la propria anima, di riscoprire se stessi. Ma i nuovi dati rilevati dal Tripbarometer rivelano una nuova motivazione fondamentale per viaggiare soli: conoscere nuove persone.

Non è poi così facile pensare ad un flirt in un contesto da viaggio: persone che corrono alla ricerca del proprio gate, che sonnecchiano nelle loro 8 ore di attesa tra una coincidenza e l’altra, o che distrattamente scorrono annoiati le app dello smartphone.

Come riuscire a creare un collegamento con qualcuno in un contesto così dispersivo? Sarà facile con un’app creata proprio per flirtare in viaggio.

Airdates nasce per permettere di chattare anche offline mentre si sta volando verso la propria destinazione; il principio è lo stesso di Tinder con la differenza che si inserisce l’aeroporto di partenza, il volo e il posto a sedere. L’app troverà altri utenti diretti sul tuo stesso volo permettendovi di chattare sia prima che durante il viaggio.

Come? Attraverso la tecnologia Multipeer Connectivity, la stessa di Firechat, che consente un sistema di messaggistica istantanea per la trasmissione di file senza la necessità di una connessione dati attiva, ma di una distanza massima: 30 metri. La distanza perfetta per chi sta all’interno dello stesso velivolo.

Airdates presenta, però, alcuni limiti; immagina il caso in cui la persona che si ha matchato non dovesse corrispondere esattamente al profilo redatto. A quel punto il velivolo diverrebbe uno spazio troppo piccolo per evitare una figuraccia; ecco allora che sarà possibile modificare in qualsiasi momento la privacy, rendendosi “visibile” o “nascosto”, a seconda dell’umore, pur non compromettendo la possibilità chattare; e sarà facile condividere gli incontri (se positivi!) sui maggiori social network.

In soccorso dei più diffidenti interviene il CEO Micheal Richard, secondo il quale “un aereo è il posto più sicuro per organizzare un appuntamento” in quanto la presenza di così tante persone sarebbe di per sé una garanzia per i due dater.

Ora, il dating online cerca di perfezionarsi e adattarsi ad ogni situazione mettendo l’individuo in fuga, già ossessionato dalla proliferazione di spettatori della sua vita quotidiana sia online che offline, sull’ennesimo palcoscenico social. I creatori non hanno pensato che il viaggiatore, probabilmente, dopo un anno di lavoro, avrebbe voluto godersi quelle 8 ore di caviglie gonfie e tonsille irritate dall’aria condizionata solo con il suo cuscino da collo. E che dopo il film “Il Gladiatore” ed un pranzo di plastica l’unica cosa che gli solleverebbe il morale e velocizzerebbe il tempo si fa in 4: ed è una partita a Scala 40.

Aurora Erbì