“La regola dei pesci” di Giorgio Scianna

Giorgio Scianna torna a pubblicare con Einaudi il suo nuovo libro: “La regola dei pesci”. Dopo il successo di “Qualcosa ci inventeremo”, sempre edito da Einaudi, che è stato considerato un romanzo di formazione, Scianna torna a parlare di giovani tra speranze e scelte incomprensibili.

Roberto, Ivan, Anto e Lorenzo, i protagonisti de “La regola dei pesci” sanno con certezza che “Se era una grande opportunità andare via, erano gli sfigati a restare”. Ognuno di loro è diverso: Roberto è un latin lover, Ivan tifa Inter ed è un ultras, Anto è bravo a scuola ed è destinato a grandi imprese e Lorenzo ha problemi con una gamba che fin da piccolo ha imparato a trascinare. Andati a luglio in Grecia per le vacanze estive, gli unici quattro ragazzi della 5C, a settembre non torneranno più in classe né a casa. Vengono dati per scomparsi e si perdono le loro tracce. I genitori iniziano a cercarli con l’aiuto della Polizia in territorio nazionale ed internazionale. Si riuniscono periodicamente e scandagliano ogni novità o pista indicata, in realtà senza avere certezza di star procedendo nella giusta direzione: i ragazzi sono come spariti. D’improvviso, durante una riunione dei genitori, una sera di novembre è ricomparso Lorenzo con addosso un cappotto pesante e i capelli rasati. Il ragazzo non parlerà per settimane con la famiglia e i compagni di scuola, ma lo scrittore rivela i suoi pensieri e, soprattutto, le intenzioni dei quattro amici.

Infatti, spinti dalla bellezza dei video che circolavano in rete, i ragazzi avevano deciso di raggiungere i campi di addestramento a Damasco e di non tornar più a casa. Avevano programmato tutto da settimane e tutti e quattro i ragazzi non hanno mai avuto insicurezze o dubbi sul progetto stabilito. Lorenzo, però, arrivato al confine, non è stato accettato per via della sua gamba. Mentre Lorenzo è di nuovo a casa, gli amici si trovano a vivere il territorio di guerra, non senza uno sconvolgente ed imprevedibile evento. Lorenzo sa, però, che li lega una promessa e la regola dei pesci, da sempre, “è quella cosa per cui i pesci riescono a muoversi tutti insieme senza scontrarsi e senza perdere nessuno. Basta fidarsi del movimento degli altri”.

Il libro è scritto molto bene. Scianna ha impostato la narrazione su due livelli: raccontando le riunioni dei genitori e alternandole, parallelamente, alle discussioni dei ragazzi prima della partenza e ai pensieri di Lorenzo dal suo ritorno a casa in poi. Il lettore resta completamente colpito dalla storia e, assurdamente, affascinato tra incredulità e consapevolezza. Si arriva fino alla fine chiedendosi: perché una tale scelta? Si rincontreranno i ragazzi? Torneranno a casa? E il loro futuro?

È un libro per tutti perché parla ai giovani e ai genitori in un’era in cui quotidianamente siamo sottoposti a così tante immagini di guerriglia da esserne non solo assuefatti, ma anche quasi ammaliati. Siamo abituati a video di attacchi terroristici a tal punto da non provare più dolore ma solo indifferenza che si trasforma in effimera normalità da poter emulare. Contro questo pericolo, la comunicazione e il dialogo tra i genitori e i ragazzi sono l’unica via possibile da intraprendere per discernere il bene e il male e per costruire un futuro con maggior senso di umanità.

“La regola dei pesci” di Giorgio Scianna, Einaudi Editore – I coralli, pag. 200, € 17,00

 

Sandy Sciuto