Intervista a Chef Ruffi: il Donald Trump della cucina italiana

«Quello che i grandi chef fanno con gli ingredienti costosi io lo faccio con la [panna] versatile».

cit. Chef Ruffi

Quante volte vi sarà capitato di chiedere a Google se il riso si metta nell’acqua prima che questa stia bollendo? Non vi preoccupate, l’abbiamo fatto anche noi! Le ricette su internet vanno forte, così come gli chef in TV, è una catena che trova la sua massima esaltazione nello Chef Ruffi. Con il suo atteggiamento prepotente, lo chef trasforma in parodia tutto ciò che è consuetudine per gli appassionati di cucina sul web. Con la sua fida compagna, la panna da cucina, ci mostra come dovrebbero realmente essere preparati i piatti tipici della cucina italiana. Tuttavia a causa di un complotto in quasi tutte le versioni manca una componente che lega gli ingredienti, cioè la “versatile”. Con domande di un certo spessore permette ai propri followers, ai quali non manca di voler bene, di interagire in modo diretto con lui; confronto che spesso sfocia nell’accrescimento professionale e personale. Ora vi lasciamo all’intervista che ci ha gentilmente concesso.

La prima domanda è d’obbligo: il rapporto tra Chef Ruffi e la panna versatile. Puoi descrivercelo?

Io penso che la panna versatile sia la regina della cucina è la materia prima per produrre il burro si usa in quasi tutta la pasticceria si ci fa il gelato, il mascarpone e così via, insomma la usano tutti ma forse neanche lo sanno!

Puoi raccontarci qualcosa dello Chef Ruffi? Chi è nella vita reale?

Lo chef Ruffi è un professionista serio che ama il suo lavoro e lo fa con tanto amore e passione anche se criticato da molti e anche amato da molti altri, lo dimostrano i numeri un po’ come il Trump della cucina italiana.

Il Gambero Rosso ti ha dedicato un articolo, cosa si prova ad essere menzionati da un nome così blasonato?

Per me non è importante quello che dicono i giornali. L’importante è la cucina e mi interessa solo migliorare e magari un giorno vincere un premio assegnato forse proprio da loro.

Oltre ad essere un grande cuoco adesso sei anche un personaggio virale nel mondo del web. Molti prima di te hanno fatto questa “gavetta” per poi finire in tv: sei pronto per diventare il nuovo giudice di MasterChef?

Ripeto i giornali e la TV per ora non mi interessano voglio solo farmi voler bene da tutta Italia cucinando umilmente e insegnando la mia filosofia di cucina e poi magari un giorno più che diventere giudice di Masterchef vorrei diventare un grande critico a livello mondiale.

Che ne pensi dei tuoi colleghi chef che si dedicano sempre più alla TV e sempre meno alla versatile?

Penso che molti di loro non siano  neanche bravi, fanno cose che se le farei io sarebbero super criticate, vedi forse un giorno criticherò proprio questo tipo di  chef! Non tutti naturalmente.

Cosa consiglieresti ai giovani che sognano di diventare chef?

Di essere umili, lavorare duro e di non guardare troppa televisione. Magari, invece, seguire proprio i consigli dello chef Ruffi: semplice!

Non dimenticate che lo chef Ruffi vi vuole bene.

Andrea Calabrò