Intervista a Madh – Da X Factor a Madhtation

Marco Cappai, in arte Madh, secondo classificato di X-Factor 2014 ci racconta il suo percorso che l’ha portato alla realizzazione del suo primo album MADHITATION presentato con l’omonimo tour nelle città italiane con più di 50 tappe.

Nato il 13 novembre 1993 a Carbonia, un comune nella ex provincia di Carbonia-Iglesias, in Sardegna, è un grande appassionato di arti orientali e di filosofia. 

Noi di Social Up lo abbiamo incontrato per voi:

Ciao Marco, grazie per averci dato la possibilità di fare questa chiacchierata con te!

Vorrei innanzitutto iniziare chiedendoti da dove nasce questo nome: Madh?

Il mio nome Madh significa My Advise Doesn’t Help, le lettere compongono questa fase che significa “Il mio consiglio non aiuta”. E’ un nome che ho scelto in un momento in cui avevo bisogno di concentrarmi un po’ più su me stesso ed in cui quei consigli che riuscivo magari a dare agli altri, dovevo cercare di darli a me stesso e quindi è un nome che rappresenta un periodo della mia crescita.

Molto personale quindi. Beh, ma quando hai capito che il tuo mestiere sarebbe stata la musica? Quando hai deciso di iniziare a cantare?

Io vengo da una famiglia di musicisti, cantanti ed artisti quindi la passione per l’arte in generale c’è sempre stata sin da quando ero piccolo. In famiglia mio padre suona, mia sorella canta quindi la musica ha sempre fatto parte della mia vita. Ha iniziato a concretizzarsi come passione vera e propria, come obiettivo di vita nella mia adolescenza. Ho capito che era la cosa che mi faceva star bene.

Ma senti, nel caso in cui non ci fosse stato X-Factor… Immagino che consideri questa partecipazione come un trampolino di lancio per la tua carriera…

X-Factor lo considero come una parte, come un’esperienza che aggiungo al mio percorso che avevo già iniziato prima. Diciamo che avevo bisogno di una svolta nella mia vita ed ho deciso di intraprendere quel percorso lì. Ovviamente ho fatto il primo provino un po’ così, quasi per gioco, poi ho partecipato ed i risultati sono stati quelli che son stati.

Direi che sono stati degli ottimi risultati!

Eh direi di si, abbastanza!

La tua vita ad X-Factor la conosciamo, tutti abbiamo avuto modo di seguirti. Ma la tua vita dopo X-Factor, come procede ?

Guarda, all’interno del talent sei molto coccolato, poi esci fuori e devi fare i conti con la vita professionale e quindi diciamo che tante cose cambiano. Mi sono trasferito a Milano  perché il lavoro è più pratico qui, la mia etichetta discografica è qui, così come i contatti e tutto in resto… Ormai Milano è la mia base. Appena uscito da X-Factor ho iniziato il primo Club Tour che ha visto più di 50 date in tutta Italia e subito dopo essermi concentrato su quello, ho iniziato la scrittura dell’album Madhitation per cui ho lavorato da Marzo fino a Maggio per poi farlo uscire a Luglio. Ho avuto l’opportunità di lavorare con tantissimi artisti, producers. E’ stata davvero una bella botta di vita.

Quindi possiamo dire che X-Factor ha determinato un grande cambiamento nella tua vita ordinaria…

Eh direi di si, considera che io sono passato dalla cameretta di casa mia ad una casa a Milano ed ad andare in studio con artisti molto importanti.

Ma come è stato vedere X-Factor da casa? Immagino l’avrai seguita quest’ultima stagione, come ti è sembrata?

Si guarda, ero abbastanza curioso di vedere come sarebbe stata questa stagione. Vederlo da casa fa un altro effetto perché io non sono un tipo che guarda tanto la TV.  L’anno scorso ero io a viverlo in prima persona quindi è stato un discorso un po’ diverso. Vederlo da casa fa uno strano effetto. So che i ragazzi hanno vissuto lo stesso percorso che ho vissuto e quindi sono felice per loro.

Cosa ne pensi di Giosada, nuovo vincitore di X-Factor?

Giosada è molto forte. Io non amo il Pop Italiano, così come neanche lui, quindi spero che una volta finita questa esperienza possa fare zoccolo duro e non faccia sminuire la sua arte dal panorama musicale italiano.

Riguardo il tuo rapporto con i giudici, cosa pensi del fatto che Morgan abbia deciso, dopo tutti questi anni, di lasciare il talent?

Beh, il rapporto con i giudici è stato molto bello. Ho avuto un rapporto più stretto col nostro Coach, quindi con Fedez. Con gli altri c’era un rapporto di simpatia. Con Morgan, una situazione un po’ diversa. Lui si può definire la stella di X-Factor, è colui che ha dato personalità al talent quindi sicuramente la sua mancanza si è sentita. Non saprei perché ha deciso di lasciarlo, penso che avrà altri progetti in mente.

Nuovi progetti, collaborazioni, vuoi parlarci del tuo nuovo Album?

Si, Madhitation contiene 13 tracce di cui una in italiano e sono tutti pezzi scritti da me. Quest’anno sto lavorando a degli inediti da lanciare il prossimo anno. Ci saranno collaborazioni interessanti, probabilmente una rivisitazione di quella che è stato il primo album.

Qual è ll brano a cui sei più legato di questa ultima produzione?

Non c’è un brano il particolare però ti dico che Madhitation, che poi è quello che ha dato nome all’Album, è quello che rappresenta di più lo stato d’animo di questo periodo. Penso proprio che questo sia quello a cui sono più legato. Poi c’è Tree che è un brano molto sentimentale, molto personale a cui sono pure molto legato.

Il tuo mood è rimasto invariato, le note sono caratteristiche del tuo stile. Saresti disposto a cambiare qualora dovesse rendersi necessario?

Beh, io penso che il vero artista sia quello che rischia a prescindere da quello che il mercato ti chiede. Dubito ci sarà modo di snaturare quello che sono io artisticamente e comunque se ci sarà una richiesta di questo tipo, sono un tipo che sa adattarsi a queste cose quindi… non ci sarà mai un cambio drastico nella mia musica.

Capisco, questo ti fa assolutamente onore. E senti, riguardo al rapporto con i tuoi fan…Come ci si sente ad essere acclamato su un palco davanti a persone che intonano i tuoi pezzi?

Guarda, con i fan ho sempre avuto un rapporto molto particolare. Le persone che mi seguono sono molto calorose, fanno sentire che ci sono. I fan ti danno l’energia giusta, quando Sali sul palco la cosa più importante è il calore del pubblico, grazie a quello poi la tua performance si alza di livello in base a come il pubblico reagisce. Quindi il ruolo dei fan è fondamentale per me e per la mia musica. Sono loro che ti fanno andare in studio col pensiero che non vedi l’ora di fargli sentire i tuoi lavori.

Cosa ti senti di consigliare, dopo il grande successo ad X-Factor, a chi vorrebbe intraprendere il tuo percorso?

Innanzitutto, parto dal presupposto che non è strettamente necessario fare il talent per arrivare dove si vuole arrivare. Il mio fare il talent è stata una sfida personale. Il consiglio che voglio dare è quello di osare sempre e di essere sicuri di quello che si vuole fare un domani. Quando esci dal talent devi già avere le idee molto chiare, ti trovi a lavorare in un mondo davvero complicato. Quando la musica diventa il tuo lavoro hai grandi responsabilità, hai una squadra che ti segue. E’ abbastanza dura ma altrettanto divertente. Siate sempre voi stessi e raggiungerete i vostri obiettivi.

 

Gabriele Calabrò